LETTERA DAL CARCERE |
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Caro Mauro,
ho chiesto a Giorgio di consegnarti questo biglietto perché volevo fartelo avere al più presto. Nell’ultimo incontro del comitato qui a Soletude, domenica scorsa, non abbiamo dato molto spazio alla tua segnalazione di una intervista a Peter Sunde pubblicata in inglese nel sito di Motherboard, ma che avevi notato travisata nella traduzione italiana che l’accompagnava. Io non conosco l’inglese, tuttavia sono andato a ricercare nel testo originale il passaggio più discutibile; e credo infine di averlo trovato:
E’ questa la parte a cui intendevi riferirti? Spero solo di non essermi sbagliato…
Ora - giusto per afferrare meglio l’eventuale discordanza tra le due versioni - ho voluto sottoporre questa parte dell’originale inglese ad una di quelle mie solite prove, che io chiamo “empirie”: ho copiato il testo inglese e l’ho incollato nel campo del traduttore di Google, che mi ha fornito la "sua" versione italiana - che trascrivo precisamente:
Eppure sembra che quanto è stato semplice per Google non sia stato altrettanto semplice per il traduttore in carne-e-ossa. Le due versioni italiane sembrano proprio simili in tutto; c’è tuttavia una bella differenza tra la “possibilità di avere(having)” e la possibilità di raggiungere”… il “comunismo totale” (forse meglio: completo o globale). Per non parlare poi della perdita di chiarezza, diciamo così: esplicativa tra “la parità di accesso a tutti per tutti” e l’inconsistenza di indefinite “stesse (sic!) possibilità economiche”… Tanto sono precise ed esplicite le parole dell’intervistato (e quelle di Google), quanto vaghe e insignificanti le parole dell’italiano. Anche chi non conosce l’inglese può verificare (ad occhio) che proprio di un “accesso a tutto per tutti” era il pensiero espresso dall’intervistato (e dal traduttore di Google). Tra l’altro, dalla lettura dell’intera intervista è chiaro che, per esprimersi in certi termini, Peter Sunde si è arreso unicamente all’illusione della possibilità di rovesciare la piramide sociale cominciando dal basso. Sì. Credo di convenire con te xhw l’idea stessa di una società in cui tutti hanno accesso a tutto è apparsa al traduttore “italiano” talmente assurda da sentirsi in dovere di interpretarla per “salvarla” in una espressione presentabile, ossia: insignificante. A tanto sono valsi gli eroici trascorsi del comunismo nostrano?... da non riuscire più a comprendere nemmeno qualche parolina di riguardo per una società diversa da quella attuale?... Ci sarebbero tante altre cose da sviscerare, ma intanto ci tenevo a farti sapere che questa faccenda meritava maggiore attenzione di quella mostrata l’altro giorno da tutti noi - so che non ce n’è bisogno, ma ti assicuro che il tuo intervento non è stato apprezzato solo da me. A presto. Un saluto. |
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Carcere di Soletude, lunedì 14 dicembre
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