|
Carlo Maurizio Benveduti e Tullio Catalano con un breve testo ciclostilato, datato 20 gennaio 1973, annunciano l'apertura dell'Ufficio Consigli per Azioni S.r.l.. Poco dopo rendono nota l'esistenza di un Ufficio per l'Immaginazione Preventiva le cui attività sono coordinate insieme a Franco Falasca e a Giancarlo Croce. La maggior parte delle loro iniziative è destinata ad essere condivisa con altri artisti.
Non costituiscono un gruppo omogeneo, ma sostengono un medesimo ed inequivocabile pensiero sull'arte: la intendono come uno strumento e la utilizzano in funzione ideologica.
Sono gli anni in cui si intensificano gli esperimenti sulle capacità di resistenza dell'arte al di fuori dei tradizionali modi di espressione.
In questa direzione i responsabili dell'Ufficio Consigli per Azioni assottigliano, sino quasi ad eliminarla, la differenza tra attività artistica ed impegno politico.
Il loro supporto sono le teorie marxiste ed il solo fine la rivoluzione socialista. Riconoscono l'esistenza dei linguaggi specifici, ma in nome dell'autonomia intellettuale rifiutano la logica che li vorrebbe specialisti in un solo settore. Contestano la figura isolata dell'artista ed il criterio usato per distinguerla basato sulle categorie del primato e della unicità.
Nell'astratta geometria degli schemi storici la loro attività è in linea con quella dei movimenti di matrice surrealista (Surrealismo, Situazionismo, Muovement International pour une Bauhaus Imaginiste, Fluxus). Li accomuna l'impegno politico, la tendenza aggregativa, il tipo di materiale divulgato, spesso coincidente con l'opera, costituito in molti casi da un insieme complesso di informazioni, illustrazioni, dati, ecc.
Il loro campo d'azione delimita un'area dell'arte concettuale (se siamo disposti ad utilizzare la definizione "arte concettuale" nella sua accezione generica). Lo denotano la struttura delle opere che privilegia la funzione dimostrativa e lo sforzo impiegato nel ridefinire i mezzi della comunicazione alternativi a quelli consueti, che richiamano, in alcuni casi (S.p.A. e N.d.R) quello adottato dagli artisti della Mail-art, da Seth Siegelaub e da Joseph Kosuth.
Nel corso degli anni Settanta l'attività operativa di Benveduti e di Catalano contribuisce a determinare la fisionomia dell'arte a Roma. Essi partecipano a tutte le iniziative da loro promosse e approntano per ogni evento una nutrita documentazione. Presentano, inoltre i loro lavori alla galleria La Salita di Roma.
La rete degli "uffici" si amplia e durante il 1973 ne nascono altri per iniziativa di "operatori" diversi: Mario Diacono a New York, Fabio Mauri a Rio de Janeiro, Francois Loriot a Nantes e Carmelo Romeo annuncia la "Frazione Clandestina" a Roma.
Breve excursus per la maggior parte inedito su alcune iniziative al confine tra arte e impegno politico svoltesi dagli anni '70
Gap (Gruppo di Azione Patriottica, nome del gruppo fondato da Giangiacomo Feltrinelli, o termine inglese gap ?). E' il nome della galleria d'arte di Gianni Fileccia, ubicata in via Monserrato 120 a Roma. A partire dal 1971 Catalano e Benveduti ne coordinano l'attività espositiva. Nel dicembre 1971 Catalano, che aveva svolto in precedenza attività di critico d'arte, organizza la mostra "Appunti per una tesi sul concetto di citazione e sovrapposizione" con opere di Catalano, Kounellis, Paolini, Fabro, Croce, Twombly, Ben, Isgrò, Rinke, Beyus, Prini, Dimitrjievic, Capasso, Allocco. La mostra costituisce una precoce messa a fuoco del tema della citazione. Presso la galleria avranno sede l'Ufficio Consigli per Azioni e l'Ufficio per l'Immaginazione Preventiva.
S.p.A. (Società per Azioni)
E' la prima iniziativa coordinata da Benveduti e Catalano [e Falasca]. Consiste negli interventi di circa ottanta artisti realizzati su fogli ciclostilati. Ciascun autore "autogestisce" la divulgazione del proprio lavoro, inviandolo per posta a critici, galleristi, direttori di musei, altri artisti, ecc.. Il materiale è redatto tra il 12 maggio 1972 ed il 15 maggio 1975. Al termini di questo periodo alcune copie [500] dei lavori, appositamente conservate, vengono rilegate in un volume. Tra gli altri partecipano: Barry, Mauri, Filliou, Agnetti, Romeo, Cintoli, Ceccobelli, Chiari, Trina, Vostell, Soskic, Nannucci, Marisa Merz, Lombardo, Hutchinson, Smith, Boetti, Altamira, Binga, Ben, Christo, Weiner.
N.d.R. (Nota di Redazione) - Cartellone pubblicitario collocato in via di Porta Portese, sul quale vengono affissi, tra il 1974 ed il 1979, lavori di alcuni artisti. All'iniziativa, coordinata da Benveduti e Catalano, partecipano tra gli altri: Brecht, Clemente, Cintoli, De Filippi, Falasca, Ferri, Filliou, Hutchinson, Gertz, Mauri, Pisani, Romeo, Smith, Soskic, Trina. I curatori intendono proporre una esperienza antitetica alla precedente. Il questo caso l'artista destina il suo lavoro "ad incertam personam" rinunciando al pubblico specializzato della galleria ed affronta quindi i problemi dovuti alla mancanza di un linguaggio comune tra lui e lo spettatore.
Imprinting - E' una rivista concepita in due parti. Nella prima sono pubblicati testi di artisti e critici (Mauri, Paolini, Corà ecc.); nella seconda testi politici, di attualità, ecc. (Mao Tse Tung, Lucio Lombardo Radice, Togliatti, Gramsci, Pasolini ecc.). E' un confronto tra linguaggi diversi e per i coordinatori (Benveduti, Catalano e Falasca) è un modo di verificare il pensiero artistico alla luce del tema sociale che viene ad esso affiancato. Sono stati pubblicati in tutto ventinove numeri, dal dicembre del 1975 al marzo del 1979. L'insieme è stato raccolto in un volume realizzato in collaborazione con le edizioni Bianconero di Roma di Gianfranco e di Silvia Giorgirossi.
DI.Arte - divulgazione effimera - Dal 16 al 30 aprile 1979 al cinema Quirinetta, durante ciascun intervallo sono proiettate quattordici diapositive raffiguranti opere di artisti (Ufficio Immaginazione Preventiva, Agnetti, Attalai, Benveduti, Brecht, Catalano, Chiari, Cintoli, Filliou, Kounellis, Mauri, Mario e Marisa Merz, Romeo, Trina, Zela). Lo spazio pubblicitario è acquistato con il contributo delle edizioni Bianconero.
Aut.Trib.171391 - Il nome deriva dal numero della autorizzazione per la concessione dell'emissione periodica (autorizzazione che era stata negata ad Imprinting). E' un giornale di otto pagine ciascuna delle quali è concepita graficamente come una prima pagina ed affidata ad un artista. Esce dal 1978 al 1983. Direttore responsabile Franco Prattico, coordinamento Luigi Calvani, Tullio Catalano, Elvira De Luca, Carmelo Romeo, Luciano Trina.
Uffici (unificati) per la Immaginazione Successiva - E' la più recente delle formazioni, coordinata da Benveduti, Catalano e Romeo. Nasce nel gennaio 1991, all'epoca della guerra del Golfo e la sua prima iniziativa è "Bunker"2, un progetto che prevede la costituzione di "Archivio Forniture (critiche)"3.
La guerra è il tema sul quale sono centrate tutte le attività recenti.
Daniela Lancioni
|
|
Note di aggiornamento o precisazione al testo originale
1 - Una iniziativa editoriale di Carmelo Romeo e Luciano Trina che cooptano nella redazione alcuni componenti del gruppo "Comunicazione operativa" (Franco Prattico, Elvira De Luca, Emiliano Tolve, e altri). Avviata in prosecuzione degli incontri collettivi al "Convento Occupato", dal 1978 al 1983 la rivista ha avuto 8 edizioni: 5 tipografiche, 2 differite in gallerie, e una edizione radiofonica. Imprinting non aveva mai richiesto alcuna autorizzazione, Aut.Trib. la richiede per derisione e l'ottiene per indifferenza ministeriale.
2 - In questo ambito viene anche aperto a Stara Pazova (Vojvodina), dai fiduciari Brtka e Sarkievic, l'Ufficio per la Balcanizzazione dell'Arte (Biro za balkanizaciju umetnosti), che svolgera' le sue prime azioni pubbliche nel 1994 nelle gallerie di arte moderna di Novi Sad e Zrenjanin.
3 - Alcuni materiali dell'Archivio Forniture sono apparsi nel catalogo della rassegna curata da Catalano a L'Aquila "Ad Usum Fabricae", edizioni De Luca, Roma 1995 ("Minima aestetica", testo di Catalano e note di Romeo; "R.O.M.A.", testo di C. Romeo); e in "Quaderno Tre", pubblicazione del Dipartimento di storia, teoria delle arti e nuovi media dell'Accademia di Belle Arti di L'Aquila, 1999 (testi di T. Catalano e C.L. Romeo).
|