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Archivio (comunque indiziario) di Erostrato poi Frazione Clandestina |
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Bulletin n.2 - jan./fev.- mars 1976- Musee du Luxemburg, Paris . I componenti della Frazione Clandestina avevano svolto negli anni precedenti un'attività decisamente segnata dal rapporto tra arte e politica. In una lettera agli organizzatori del 27esimo Salon de la Jeune Peinture del '76 (pubblicato nel Bulletin n.2 del Salon, qui sotto riproposto) è riassunto il lavoro di quei primi anni (1970-75).
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NON-GRUPPO EROSTRATO . Ci risulta difficoltoso, in previsione di equivoci che possiamo creare fare un resoconto breve e perciò stesso non esauriente dei momenti pratici e delle fasi teoriche significative che dal 1969 hanno orientato ed orientano il nostro lavoro nel campo dell'arte e che lo hanno caratterizzato, grosso modo, dal proposito di affermare l'invarianza del programma comunista e la sua continuità passata e futura nella storia del proletariato mondiale. In ciò sempre coscienti e mai creandoci illusioni alcune sui caratteri peculiari dei codici estetici nella loro troppo angusta capacità di incidenza sul reale; e in special modo, senza illuderci sulla resistenza che un simile orientamento programmatico (che la troppo lunga fase controrivoluzionaria ha teso a relegare, tramite le parolette di dogmatismo o ortodossia, ad un passato irreversibile del proletariato) avrebbe sollevato anche, e specialmente tra gli stessi comunisti i quali, in prima istanza erano i destinatari favoriti delle nostre operazioni critico-politiche sub-specie estetica. Un tale orientamento era e non poteva non essere l'unico orientamento possibile, positivo e determinato da quando nel movimento del maggio-giugno 1968 individuavamo la fine di una lunga fase controrivoluzionaria, nella quale scorgevamo nel contempo l'insorgere nuovamente di tutti gli errori teorici e pratici che condussero l'azione storica della classe su terreni lontani dal loro programma rivoluzionario, e favorendone le sconfitte materiali e teoriche spianarono il terreno alla controrivoluzione mondiale. Ma lungi da noi il desiderio di fare il sunto di analisi politiche ampiamente trattate dalla Sinistra e, inevitabilmente, poco o male digerite. Ci si consenta comunque di darle per acquisite e di limitarci a dare, sotto forma di consuntivo,alcuni stralci di proposizioni orientative di operazioni estetiche intraprese nella intenzione di coniugare politicamente segni decontestualizzati a cui davamo un valore puramente differenziale nel tentativo di contestualizzarli facendone emergere la “marca" politico-ideologica avviando un processo di significazione unidirezionale e politicamente inequivocabile.
- 1969 - (momento propedeutico) Dichiarare apertamente la nostra posizione di classe. - considerare l'emblema politico-storico (falce e martello. rosso) per indagare sui gradi di riconoscibilità del segno anche attraverso la sua manipolazione soggettiva e arbitraria.- Cartella di serigrafie cm.35x50: "Viva il Comunismo" alla cui realizzazione lavorarono Carelli, Gnozzi, Perini. Romeo e Trina. 1970 - considerate l'origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato. L’uso letterario della citazione viene formalizzato per mezzo di strutture primarie usate come sottocodici di arricchimento con funzione di ridondanza spaziale sulle quali si riverberano i segni analogico-metaforici dalle citazioni proposte. (forme omologo referenzialiste: citazione, postilla, glossa, N.d.R.) - Interventi nello spazio separati in scansioni temporali ravvicinate (allusione al metodo dialettico), - definizione complessiva dell'operazione: teatro immobile. - Titolo del lavoro: “Appunti per Erostrato”. All'insegna de “I comunisti disdegnano di nascondere le loro opinioni e i loro propositi" (Marx), lavorarono Marco Carelli, Carmelo Romeo e Luciano Trina. - 1971-72 - (per il centenario della Comune parigina) -Azione rivoluzionarla e teoria rivoluzionaria sul filo del tempo dal 1843 al 1871 al 1917; mappa di Pietrogrado (l’insurrezione è un’arte - rivoluzione violenta) Parigi 1871 (violenza della reazione - passione rivoluzionaria - critica del segno - colonna Vendôme. Alla radice (manifesto dei comunisti materialismo - teoria dello stato) - Tre ambienti distinti per un palinsesto stotico-politico cronolo-gicamente invertito per realizzare un circuito a loop. La retro-azione come ricerca della continuità del programma storico. - Titolo del lavoro realizzato da Romeo e Trina: “Germinale”. - 1972 e 74 - Cancellare i propri dati anagrafici - per un superamento almeno teorico dei limiti borghesi di Stato e di Storia. - Azione svolta da Romeo, Trina e Carelli sui certificati anagrafici del pubblico. 1973 - Per una critica dell'estetica borghese - L'opera d’arte nel suo periodo capitalistico tende sempre più ad assumere un valore puramente differenziale come le merci nella società dei consumi (aspetti entrambi effettuali e non causali della società contemporanea). Assimilate le sfere dell'estetico e dell'economia. si rende sempre più possibile, oltre che necessario, l'emancipazione dell’opera da entrambe con un'unica azione rivoluzionaria materiale. Da parte dell'opera d'arte, perdita, dopo quella dell'unicità, dell'altro carattere auratico: la lontananza, ad opera del processo di mercificazione. La dissoluzione dell’aura, sebbene appaia con ciò teoricamente risolta, risorge praticamente a spese e grazie all’arcano della merce, che travasa il proprio arcano nell'estetica che riprende così, ma in maniera sempre più triviale, parvenza auratica. - Titolo del lavoro: "Retorica della realizzazione e vocazione d’Essa”, per il quale lavorarono Carmelo Romeo e Luciano Trina. - 1974 - Affissione di manifesti eseguita dagli attacchini del comune di Roma. Work in progres sotto la denominazione di “Piazza Venezia - Innesco critico a scala urbana sull’origine della forma fascista dello Stato, da Napoleone III in poi”. - Libro-verifica , stampato utilizzando materiali iconici che si trovavano sul tavolo o cadevano immediatamente sotto i nostri sensi durante una riunione nella quale si sollevarono questioni relative all'esistenza reale di un rapporto diretto tra il nostro lavoro nel campo dei codici estetici e la base politica sulla quale avevamo inteso poggiarli. - 1975 - Intervento in piazza di Trina Romeo e Carelli, annunciato da un telegramma agli organizzatori: “Oggetto della nostra analisi è la produzione materiale”. Ci accorgiamo però di essere costretti a precisare che non abbiamo mai affidato il nostro lavoro a quella forma organizzativa che va sotto il nome di "gruppo". Ci limitammo invece a sforzarci di dare conseguenzialità pratica a posizioni politiche quando gli elementi criticamente omogenei prendevano organicamente a muoversi verso finalità convergenti. Il nostro era un tentativo continuo e un reciproco sforzo maieutico ed esortativo. Questa prima fase del nostro lavoro si conclude nel 1975, quando, sul nostro stesso terreno incrontriamo il gruppo «Informazione Operativa» (Elvira De Luca, Franco Prattico, Emiliano Tolve, Puma, ex-rivista La Commune), con i quali contiamo di proseguire il nostro comune lavoro su basi piu organiche. Carmelo Romeo e Luciano Trina 1975 |
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