. la ricerca dell'arsenico . ... D'altra parte se noi non trovassimo già occultate nella società, così com'è, le condizioni materiali di produzione e i loro corrispondenti rapporti commerciali per una società senza classi, tutti i tentativi per farla saltare sarebbero altrettanti sforzi donchisciotteshi ... K.Marx Lineamenti fondamentli della critica dell'economia politica
|
Quanto ci si presenta come un rapporto tra il segno e le cose, tra la forma espressiva e il suo proprio significato, è in realtà il rapporto che tutti questi termini hanno con l'uomo; che l'uomo come ente generico stabilisce con essi e tra essi in quanto forme particolari di un medesimo uso... Murdok è Re
Ogni processo produttivo è alienazione da sé. Così l'uomo contempla in forme tangibili i prodotti della sua umana attività, e la sua attività stessa in una forma resa tangibile. Basta poco e queste oggettivazioni di sé per sé, si trasfigurano e ascendano al cielo che tu manco te n'accorgi... Murdok è Re
|
Schemi della dinamica sociale secondo le ideologie della classe dominante |
Tutto ciò di cui si tratta mi riguarda |
"Tanto costrussi - fece sorridendo - da credere d'essermi anch'io costruito" (Paul Valery, Eupalino o dell'architettura)
|
Come la produzione di merci si porta appresso la piattola del feticismo. il linguaggio - in quanto strumento di produzione e prodotto a sua volta -, non è e non può essere immune dal parassita. A feticismo delle merci, feticismo-e-mezzo del linguaggio... Murdok è Re
La parola non avrebbe avuto alcuna possibilità (che attingesse da sé medesima) di andarsene per proprio conto se già nella realtà materiale questa possibilità di trasmigrare non avesse investito tutti i prodotti dell'attività umana e le attività umane stesse, quindi anche il linguaggio... Murdok è Re
(Da Murdok è Re - nascita e morte dell'illusione referenzialistica: "Il tuo destino, signore, sia superiore a quello degli dèi! di distruggere e di costruire comanda: siano compiuti! apri la tua bocca e l'abito sia distrutto! comanda di nuovo! e l'abito sia di nuovo intatto!" in L'euma elis - il poema della creazione)
|
Un solo coniglio non è un coniglio; due conigli soltanto possono essere un coniglio. (I.P. Kolner, The biological basis, New Jersey 1962)
|
Quando
si imbandiscono banchetti filosofici in nome dell'uomo, non si pensa mai
all'uomo come specie ma all'uomo persona. L'antinomia che sempre ci si apparecchia
come rapporto tra l'uomo e la natura, tra l'uomo e la storia ecc. cela sempre
in realtà l'antinomia tra società umana e individuo singolo.
|
Rilasciate l'isola di Pasqua
|
Le parole,
ebbre di libertà si misero a giocare.
Solitarie.
Di vocazione ornitologica, gli uomini - da postazioni di terra e d'acqua
- le presero sul serio. E narrando d'esse le posero in cielo. Sopra i corpi
grevi.
E come l'acqua cadendo - discettava uno d'essi - in forma di gocciola, fa
nascere dall'arida terra la spiga di grano, la parola cadendo fa nascere
l'acqua, l'uomo e il grano che gli riempie lo stomaco. Giacché non
v'è dato a conoscere cosa senza nome mentre v'è nome senza
cosa. In ciò si dimostra essere il regno del Verbo esteso più
del regno delle cose, e ad esso superiore perché più leggero
dell'aria che a Lui pure deve il proprio nome. La parola non muore nello
stomaco assieme al pane, ma è al pane eterna. E se dirai pane il pane
ti sarà dato. E se dirai acqua l'acqua ti sarà data. Per la
tua fame e per la tua sete.
E furono chiamati profeti perché in bocca incubavano feti sociali.
Ma misero in luce l'ombra, dacché la storia, puerpera impietosa,
partorì per proprio conto: dolori d'uomini e cose.
E quando l'uomo disse acqua l'acqua gli fu tolta, e quando disse pane il
pane gli fu tolto. Gli lasciarono un pugno di sale affinché più
fortemente ingenerasse e sete e fame.
E quando n'ebbe quasi a morire, i possessori d'acqua e pane richiesero in
cambio d'una libbra di pane una libbra di muscoli, per una pinta di acqua
una pinta di sangue vivo.
E questo era il giusto: i piatti della bilancia decretando.
E gli uomini più mangiavano e più diventavano incorporei,
più bevevano e più apparivano diafani.
E ciò andò sotto l'espressione "fame per fame e sete per sete";
volendo dire che la fame di uno verrà saziata dalla fame di molti,
la sua sete appagata da schiere d'assetati.
E in tutto questo venne un nuovo uccello a dar manforte e dire non doversi
vivere per i beni materiali e il loro uso, ma per il Valore ch'essi scambiano
diuturnamente col Verbo nel quale tutto si ricongiunge dopo esservi
partito. Dimenticarsi invece dell'uomo, si doveva, ch'era liberazione; dimenticarsi
il Verbo una maledizione.
Questo potendo dire perché gli uomini già si andavano dimenticando
degli uomini, e il sudore delle loro fronti non riusciva a guadagnarsi un
fazzoletto.
E l'uomo fu indifferente all'uomo e la cosa alla cosa.
E l'uomo fu ostile alla cosa e la cosa all'uomo.
E il sorriso apparve sul volto egli uomini.
E il sorriso apparve sul volto delle cose.
A fare ermetici sberleffi.
|
"Oggetto della nostra analisi è la produzione materiale"
|
"Se tu incontrassi sul tuo malsano cammino, una linea, tracciata anche con accertata noncuranza su di una qualsiasi superficie, sappi e tieni sempre presente che essa non è mai una linea in generale, o generica, ma sempre una determinata linea. Meglio: è sempre una particolare determinazione della linea di cui è segmento. Essa è l'attualizzazione di una determinata ma inattuale linea che si estende verso la 'finità' nella banda del piano opposta ai sensi; essendo che il piano è opaco per sua natura, vocazione, dignità di piano .
- Ogni segno è una attualizzazione.
- Una linea, una spezzata, una chiusa regolare o irregolare qualsivogliano,
sono attualizzazioni in una guisa geometrica.
- Necessità di ogni attualizzazione è il sostegno. Noi chiamiamo
piano ogni sostegno che soddisfi tale sua necessità.
- L'introduzione di una qualsivoglia unità genera il molteplice." (da Geometria della GeDiQuREUSI - fenomenologia del piano e delle sue attualizzazioni)
|
L'antinomia
che sempre ci si apparecchia come rapporto tra l'uomo e la natura, tra l'uomo
e la storia ecc. cela sempre in realtà l'antinomia tra società
umana e individuo singolo. Salvo che il modello di questo individuo lo si
ricava dall'unica classe che attualmente lo esprime in una forma sviluppata,
eccellente: la borghesia. Così l'antinomia tra società umana
e individuo singolo, in determinati svolti storici, si manifesta apertamente
come lotta tra società umana e classe dominante, e solamente in tale
forma disvelata può sperare risoluzione.
|
Da
quanto è stato esposto in precedenza a noi interessa rilevare che
nel modo di produzione capitalistico
a) accanto ai prodotti del lavoro umano ed estesamente a tutte le cose,
prende a vivere di una vita propria una forza all'apparenza controllabile
dalla società che però va assumendo sempre più parvenza
materiale di contro a prodotti materiali che inversamente tendono a perdere
ogni materialità;
b) questa forza ha un suo segno e un suo sistema: rinomina nel suo proprio
codice il mondo e quindi lo ricrea per sé stessa, ma senza qualità
alcuna; il mondo degli uomini e per gli uomini non solo gli è indifferente
ma sommamente dannoso. Solo tramite questo ente i prodotti del lavoro umano
si rapportano tra loro, cioè si rapportano tra loro i produttori nella
società; si pone quindi cole "il" nesso dell'uomo all'uomo e dell'uomo
a sé stesso; per essa gli uomini e le loro cose sono dei puri tramiti,
e trovando in sé stessa ogni legge e finalità si pone nel mondo
come supremo arbitro dei valori;
c) le cose prendono le distanze dai loro produttori e s'amministrano per
proprio conto; coalizzandosi tra loro nel Valore di scambio prendono a dominare
il valore d'uso, e in questo loro dominare prendono a dominare l'uomo;
d) ogni prodotto viene trascritto in un geroglifico, in un segno enigmatico
che non sembra rappresentare altro che sé stesso senza più
legami apparenti col mondo degli uomini: un segno universale, potente e capriccioso
come le forze della natura. È il grado zero di ogni segno e la summa
di tutti i segni possibili. Privo di specifiche qualità poiché
possiede le particolarità di tutte le cose nessuna esclusa.
Questo prodigio linguistico, insuperato e insuperabile dalla più alta genialità individuale perché forgiato in millenni dai rapporti sociali, è il Denaro. (Murdok è Re . nascita e morte dell'illusione referenzialistica)
(Si spiega perché la concezione monoteistica fu una concezione relativamente
tarda; per formarsi dovette attendere che i rapporti sociali cristallizzassero
in mezzo agli uomini un Segno di fronte al quale tutti gli altri oggetti
avrebbero perso consistenza materiale per fare di questo l'unico consistente
oggetto capace di essere tutte le cose e nessuna in particolare che non sé
stesso; per avanzare e vincere dovette attendere che si sviluppasse, con
la produzione materiale e lo scambio, il sistema monetario. Nel sistema monetario
è la chiave segreta d'ogni teologia (monoteistica); nelle qualità
fisiche dell'oro, la chiave degli attributi divini)
|
Finito di stampare
Finito di stampare nel mese di maggio 1974. Tipografia di verifica. Libro stampato in multilit utilizzando materiali iconici e testi che si trovavano sul tavolo o cadevano immediatamente sotto i nostri sensi o memoria. Senza bilancio.
|
Due once d'oro
rosso - arancio - giallo - verde - turchino - indaco - violetto
La dissoluzione dell'aura deve essere propriamente intesa come risoluzione della vecchia forma auratica per l'avvento di una nuova. Nell'epoca dello sviluppo superiore del modo di produzione capitalistico, i caratteri di unicità e lontananza, costituenti la vecchia aura, vengono ad essere capovolti per la definitiva prese di potere del mondo delle merci sul mondo degli oggetti (del valore di scambio sul valore d'uso); e precisamente capovolti in molteplicità e vicinanza. Una molteplicità come effetto dell'aumentata capacità produttiva alla scala sociale; e una vicinanza ottenuta dal conseguente estendersi della circolazione e dello scambio. Infatti grazie al valore di scambio i prodotti, nella loro forma di merci, ci si danno tutti e contemporaneamente da una un'unica distanza: allineati perché commensurabili tra loro tramite l'unico segno capace di astrarre da ogni particolarità e procedere a fondare un mondo di pure differenzialità quantitative. (da Reificazioni, 1973)
|
...Quando per via analitica la pittura giunge ai bordi della percettibilità... Il pittore è troppo vecchio per la pittura.
(da La mera superficie come schermo e come supporto)
|
Divieto d'affissione
|
Progetto di alimentazione | Retorica della Realizzazione e vocazione d'Essa
IN VENDITA col colore rammendato - col verde - col bianco - col nero convergente - colla ruggine - coll'antiruggine - col ferro e coll'oro - tentativo lasciato di stucco - coll'umbra umida - ripiegato su sé stesso - fotografato - impiccato. 13esimo tentativo o pel mese sinottico: sinopia dell'epifania coll'artista nella galleria.
Mentre "Proprietà Privata" (1970), esprimendo il titolo giuridico e l'unico 'titolo' possibile che il modo di produzione capitalistico attribuisce e riconosce necessariamente all'opera d'arte in quanto prodotta nella universale divisione del lavoro ecc., è condizione indispensabile per il suo ingresso nel mercato, "In Vendita" (1973) è la ricerca, da parte dell'opera, dell'ultima rifinitura, e ne manifesta l'intera teleologia nel suo momento attuale, epperò, per coerenza formale, in guise ambigue. -
|
Cancellare i propri dati anagrafici
Azione di annullamento tramite timbratura, svolta su certificati e lettere di ritorno (1972). Per un superamento almeno teorico dei limiti borghesi di Stato e di Storia: "Dimenticare, rinnegare, strapparsi dalla mente e dal cuore le classificazioni in cui ci iscrisse l'anagrafe di questa società in putrefazione per vedere e confondere sé stesso in tutto l'arco millenario che lega l'ancestrale uomo lottatore con le belve al membro della comunità futura".
|
Germinale
1848, 1871, 1917. Tre ambienti distinti e separati per un palinsesto cronologicamente invertito tale da realizzare una circuitazione a loop. La retroazione come ricerca della continuità e invarianza del programma storico (1971).
|
Ci venne fatto notare che la tigre
aveva nel naso la propria scienza, per strumenti le zanne.
Mentre la balena si disinteressava delle gazzelle, all'uomo erano prescritte due (due) ore (h) di cottura per il coniglio. Verità di cui rideva il lupo e la volpe; e al coniglio orrore contro natura questo indaffararsi sul suo corpo.
Ecché! La scienza è di specie innanzi tutto?
Specifica verità, l'oggettiva, l'assoluta, l'universale scientificità, ridotta a particolare parziale sine qua non è l'uomo a non mangiare e non la tigre il crudo:
Sputa fuori l'arrosto, lupo! è roba nostra!
"Se il metodo scientifico è obiettivo, quello che non è obiettivo è l'oggetto stesso sul quale lavora la scienza"
Il coniglio che mobilita l'intestino e l'esperienza, e attorno a lui le verità dimenticano la sua che ama la vita e l'erba.
Interrogato Galileo con verità obiettive rispose agli uomini,
non al ragno pendolo esperto.
Osserva gli uccelli e prova, non gli spettri
Vescovo so volare.
Tutto riposa su proprietà reali del mondo reale
Diffida del cielo e di ciò che non ha radici
Non lasciatevi ingannare sedurre consolare.
Ci venne fatto notare e altro.
All'operaio dire come al coniglio:
due ore è anche la tua verità: Artusi l'ha detto.
Fatti macinare le ossa
che possa succhiare il bongustaio
i frutti del lavoro lievitati dalla scienza per il progresso dell'appetito.
Ecchè...! la scienza è di specie innanzi tutto e poi di classe?
Rinnega invece tutte le verità nemiche
prima che il boia ti scortichi il cervello con categorie metafisiche e poi la scure.
Gli uomini realmente hanno le dita bruciate
e non vorrebbero, credi.
|
Appunti per Erostrato
"...il comunismo risponde con la politicizzazione dell'arte ". (Benjamin)
Considera la gens irochese considera la gens greca considera la gens romana. Le origini, considera, della famiglia, della proprietà privata e dello Stato.
Cassa Pandora
|
L'opera d'arte come proprietà privata
La proprietà privata come opera d'arte
"Proprietà Privata" è l'opera d'arte nel suo periodo capitalistico, che sa di essere tale e, bontà sua, si fa riconoscere.
|
Investigazioni |
Viaggio dell'ermenauta sulla propria rotta
|
Per uno
strano effetto che non so spiegarmi, tracciai una linea ma ne vidi due. La
prolungai e si incontrò in un punto lontano. Ritengo essere entrambi
questi fenomeni da attribuirsi a un difetto dell'occhio
|
Notifiche di intrapreso viaggio.
|
|