Archivio (comunque indiziario) di Analisi del Periodo
supplementi

04 . Allora, sebbene avvolta nelle sonorità pettegole del tribalismo attualista, nelle nenie pedanti d'erudizione carpita in scassi bibliografici, la pittura prende a vivere negli interstizi dei segni, fuori dagli sguardi obbligati, dietro la superficie del quadro, sotto la pelle.
05 - Il quadro come scudo reclama l'occhio verticale quale organo supremo delle somatizzazioni dell'arte e della critica. Gli affida la capacità di sorprendere quanto viene espulso dalle code dell'occhio, dagli angoli della bocca. Giacché l'occhio verticale è anche l'orecchio reciso da lasciare al bordello arlesiano; e volentieri si scambiano di posto; irriducibili entrambi a punti di fuga, a linee di orizzonte, a piani geometrali sui quali proiettare e sezionare in appiattiti contorni la consistenza pesante delle cose per indurle alla convergente prassi dello stile, dove l'esistenza è consumata a perfezionare inezie...
I due brani sono tratti da Prima che il gallo canti, pubblicato in RISK di dicembre 1992 come documento degli Uffici (unificati) per l'Immaginazione Successiva (Catalano e Romeo). La parte del  testo relativa all'Occhio Verticale appartiene ai brani sulla "mera superficie". La scultura (1983), in ferro, gesso, cera, inchiostri colorati e stuoia di paglia, doveva venire completata da un frullatore inserito in una delle due  mensole sottostanti per servire frullati di varia frutta a quanti sarebbero venuti a trovarla. In una seconda mensola avrebbe dovuto trovare alloggio un faldone di documenti relativi alla mera superficie . I due collages  prodotti in questa circostanza sono stati smarriti.

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