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Foglio 3
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Foglio 4 | |||||||||||
1 - Ogni piano seziona lo spazio in due parti. Le superfici a contatto con uno spazio o con l'altro così diviso si dicono facce del piano.
Ogni piano ha due facce. (fig, 1) 2 - Necessità di ogni attualizzazione è il sostegno; noi chiameremo piano ogni sostegno che soddisfi tale necessità. 3- Ogni attualizzazione è tale rispetto all'inattuale e al possibile dal quale essa trae occasione di finitezza. |
4 - Il piano, in definitiva, è il punto di incontro dei due spazi a contatto (intersezione) rispettivamente della faccia "alfa" e "gamma", e dalle quali prendono i nomi di luogo alfa e luogo gamma.
5 - Ogni attualizzazione (sulla faccia "alfa" - delle attualizzazioni, o delle sensazioni), traendo le proprie possibilità da quelle contenute interamente in gamma, induce che ad ogni e a tutte le attualizzazioni particolari (differenti) è sotteso un insieme di possibilità che tali particolarità (differenzialità) consentono; cioè un insieme particolare di possibilità. Se ne deduce che ad ogni attualizzazione differenziata (sulla faccia "alfa") corrisponde un insieme solidale differenziato (da ogni altro insieme) di possibilità. 6 - Dalla solidarietà - dei sistemi - delle due facce del piano ne consegue che ogni attualizzazione sulla faccia "alfa" e la griglia del possibile sulla faccia "gamma" nascano e si ricongiungono in un unico punto del piano; questo è il punto che compete a entrambi e nel quale si possono sempre riconoscere, ritrovarsi e ripartire per svolgere nel tempo e nello spazio l'intero rosario delle loro possibilità.Chiameremo tale punto in due modi diversi; quando ci riferiamo al piano nelle sue proprietà intrinseche, tale punto sarà detto generatrice; quando ci riferiamo al piano nei suoi caratteri estrinseci (cioè da punti fenomenici, osservabili dagli emenauti) tale punto sarà detto modello di competenza. (fig. 4 nel foglio 3) |
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MENEO, O DELLA GEOMETRIA |
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Carmelo L Romeo . 1970 . 2017 | ||