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- FAME
Se provo un piacere , non ne ho mai abbastanza
Che per la terra e le pietre .
Mi nutro sempre di aria ,
Di rocce , di carbone , di ferro .
Miei appetiti , tornate . Brucate famelici
I prati dei suoni .
Attratti dal gioioso veleno
Dei convolvoli .
Mangiate i sassi che si scheggiano ,
Le vecchie pietre delle chiese ;
I ciottoli di antichi diluvi ,
Pani disseminati nelle valli grigie .
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- Il Lupo urla sotto le foglie
Sputando le belle piume
Dei suoi bocconi di pollame :
Come lui io mi consumo .
L'insalata , i frutti
Non aspettano che la raccolta ;
Però il ragno della siepe
Non mangia altro che violette .
Ch'io possa dormire ! ch'io mi spappoli
Agli altari di Salomone .
Il brodo scorre sopra la ruggine
E si mescola alle acque del Cedron .
Infine , oh fortuna , oh ragione , io tolgo l'azzurro dal cielo , che diventa nero , ed ho vissuto , sciltilla dorata della luminosa natura . Per la gioia , ho preso un'espressione imbecille e maldisposta agli eventi :
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