UNA STAGIONE ALL'INFERNO |
2
|
Arthur Rimbaud . 1873 . Petit Ghiotti . 1995
|
||
nomade n.16 Ottobre 2018
|
LA RIPRESA DELLE OSTILITÀ
|
16
|
NOTTE ALL’INFERNO Ho ingoiato una formidabile sorsata di veleno . — Tre volte benedetti siano i consigli che ne ho ricavato ! — Le viscere mi bruciano . Con violenza il veleno mi torce le membra , mi rende deforme , mi annienta . Muoio di sete , soffoco , non posso gridare . E' l'inferno , l'eterna pena ! Vedete come si innalza il fuoco ! Brucio come la colpa . Và , demonio ! Ho intravisto la conversione al bene e alla felicità , la salute . Ne posso descrivere la visione , l'aria dell'inferno non sopporta i canti ! Ci sono milioni di creature affascinanti , un selvaggio concerto spirituale , la forza e la pace , le nobili ambizioni , che altro ? Le nobili ambizioni ! Ed è sempre la vita ! — Di sicuro la dannazione è eterna ! Un uomo che voglia mutilarsi è proprio dannato , non è vero ? Io mi penso all'inferno , dunque io sono . E' questo il compimento del catechismo . Io sono schiavo del mio battesimo . Parenti , voi avete fatto la mia disgrazia e la vostra . Poveri innocenti ! L'inferno non può colpire i pagani . — Ed è ancora la vita ! Più avanti le delizie della dannazione saranno ancora più profonde . Un delitto , presto , che io possa sprofondare nel nulla , come la legge degli uomini . Taci , però taci ! . . . Qui e il disonore , il rimpianto : Satana che dice che il fuoco è ignobile , che la mia rabbia è terribilmente sciocca . — Basta ! . . . Gli errori che mi gonfiano , stregonerie , falsi profumi , musiche puerili. — E dire che io posseggo la verità , che vedo la giustizia : io ho un sano giudizio e indietreggio , io sono pronto per la perfezione . . . Orgoglio . — La cotica della mia testa è disseccata . Pietà ! Signore ho paura . Ho sete , proprio sete ! Ah ! l'infanzia , l'erba , la pioggia , la pozza sopra le pietre , il chiaro di luna quando il campanile suona con dolcezza . . . il diavolo adesso è nel campanile . Maria ! Santa Vergine ! . . . — Orrore della mia bestialità . Foglio 11 Là sotto , non ci sono anime oneste , che mi vogliano bene . . . Venite . . . Ho un cuscino sulla bocca , essi non mi ascoltano , sono dei fantasmi . Eppoi , nessuno pensa agli altri . Che non si avvicinano . Sento puzza di bruciato , è certo . Le allucinazioni sono innumerevoli . E' un dono che ho sempre : avuto : più fede nella storia , l'oblio dei princìpi . Io taccio : poeti e visionari saranno gelosi . Io sono mille volte più ricco , sarò avaro come il mare... Via ! l'orologio della vita si è fermato adesso . Io non sono più di questo mondo . — Le teologia è altezzosa , l'inferno è sicuramente in basso — e il cielo in alto . — Estasi , incubo , dormo in un nido di fiamme . Quanta cattiveria dietro i riguardi per la campagna . . . Satana . . . Ferdinando , insomma chicchi selvatici . . . Gesù cammina sulle acque agitate . La luce del faro ce lo mostra eretto , bianco e con le trecce brune , al lato di una vaghezza di smeraldo . . . Io voglio svelare tutti gli enigmi : misteri della religione o della natura morte , nascita , futuro , passato , cosmogonie , niente . Io sono maestro in fantasmagorie . Ascoltate ! . . . Posseggo ogni talento ! Non ce n'è un altro qui : non voglio sperperare questo mio tesoro . — Volete dei canti negri , delle danze islamiche ? Volete che io sparisca , che mi getti nella ricerca dell'anello ? Volete questo ? Io farò dell'oro , troverò il rimedio . Fidatevi dunque di me , la fede conforta , guida , guarisce . Venite tutti , — come fanciulli, — che io vi consoli , che si spalanchi per voi il suo cuore , — cuore meraviglioso ! — Poveri uomini , travagliati ! Io non chiedo preghiere ; solamente con la vostra fiducia io sarò felice . Foglio 12 — Ma pensiamo a me . Con ciò rimpiango un poco il mondo . Ho la possibilità di non soffrire più . La mia vita non è stata altro che dolce follia , e questa rimpiango . Bah ! facciamo tutte le smorfie immaginabili . Decisamente ce ne stiamo fuori dal mondo . Proprio nessun suono . La mia sensibilità è sparita . Ah ! mio castello , mia Sassonia , mio bosco di salici . Le notti , i giorni . . . Sono stanco ! Avrò il mio inferno per la collera , il mio inferno per l'orgoglio , — e l'inferno della carezza ; un concerto di inferni . Muoio di stanchezza . C'è la tomba , e me ne vado nei versi , orrore dell'orrore ! Satana, buffone , tu mi vuoi spezzare con il tuo fascino . Io pretendo . Io pretendo ! un colpo di forcone , una sorsata di fuoco . Ah ! tornare in vita ! Aprire gli occhi sulle nostre deformità . E questo veleno , questo bacio mille volte maledetto ! Mia debolezza , la crudeltà del mondo ! Mio Dio , pietà , seduzioni . Nascondimi , io mi reggo a stento ! — . Sono nascosto e neppure lo sono . E' il fuoco che si nutre dei suoi dannati . DELIRI 1 . LA VERGINE FOLLE . LO SPOSO INFERNALE Foglio 13 Ascoltate la confessione di un compagno d'inferno : « O divino sposo , mio Signore , non rifiutate la confessione del più triste dei vostri servitori . Io sono perduto . Io sono solo . Io sono impuro . Quale vita ! « Perdonatemi, divin signore , perdonatemi ! Ah ! perdonate ! Quante lacrime ! E quante lacrime ancora verranno , lo spero ! « Più tardi conoscerò lo Sposo divino ! Io sono nato sottomesso a Lui.. — Adesso l'altro può battermi ! « Adesso io sono nel fondo del mondo ! O , amici miei ! . . . non più miei amici . . . Mai più delirii né simili torture . . . E' bestiale ! « Ah ! Io soffro , io urlo . Io soffro atrocemente . Eppure tutto mi è permesso , caricatemi pure del disprezzo dei più spregevoli cuori . « Infine , facciamoci queste confidenze , lasciatemi ripeterlo altre venti volte , — così cupo , così insignificante.! « Io sono schiavo dello Sposo infernale , colui che ha traviato le vergini folli . Proprio questo demonio . Non è affatto uno spettro , non è per niente un fantasma . . . Foglio 14 Ma io , che ho perduto la saggezza , che sono dannato e morto per il mondo , — non mi si ucciderà ! — Come spiegarvelo ! Non so più neppure parlare . Sono in lutto , piango , ho paura . Un poco di frescura , Signore , se benevolmente vorrete concedermela . « Sono vedovo . . . — Ero vedovo . . . — ma sì , sono stato molto coscienzioso un tempo , e non sono nato per diventare uno scheletro ! . . . — Lui era appena un ragazzo . . . Le sue misteriose delicatezze mi avevano sedotto . Per seguirlo ho dimenticato tutti i miei umani doveri . Che vita ! La vera vita è assente . Non siamo più nel mondo . Io vado dove piace a lui . E spesso si infuria contro di me , di me , povera anima . Il Demonio ! — Questo è un Demonio , sappiatelo , non è un uomo . « Egli dice : " Io amo le donne , L'amore è da reinventare , s'intende . La posizione guadagnata , cuore e bellezza sono messe da parte : non rimane che il freddo disinganno , il nutrimento del matrimonio , ai nostri giorni . Ossia , io voglio le donne segnate dalla fortuna , delle quali , io , giuro di poterne fare delle buone compagne , consumate innanzi tutto dalla rozza sensibilità come fossero dei ciocchi di legno . . . " Foglio 15 « Io l'ascolto fare dell'infamia una gloria , della crudeltà un fascino : " Io sono di una razza remota : i miei padri erano Scandinavi : essi si perforavano i fianchi , bevevano il loro stesso sangue . — Mi farò dei tagli in tutto il corpo , lo tatuerò , voglio diventare orrido come un Mongolo : tu verrai , e io urlerò nelle strade . Voglio diventare completamente pazzo di rabbia . Non mostrarmi mai delle gioie , striscerò e mi contorcerò sul tappeto . La mia ricchezza la vorrei macchiata di sangue dappertutto . Non lavorerò mai . . . " Per molte notti il suo demone mi afferra , noi ci rotoliamo , lotterò con lui ! — Le notti , spesso ubriaco , egli si apposta nelle strade o nelle case , per spaventarmi a morte . — " Mi taglierà davvero il collo : sarà disgustoso " . |
|
||||||||
Oh ! questi giorni dove lui vuole marciare con la musica del crimine !
« Talvolta egli parla , in un commovente dialetto , della morte che ti fa pentire , dei disgraziati che sicuramente esistono , delle separazioni che straziano i cuori . Nelle bettole dove noi ci ubriachiamo , egli piange vedendo dove siamo,, bestione della miseria . Egli soccorre gli ubriachi nei vicoli bui . Ha la pietà di una madre cattiva per i piccini . — Egli si allatta alle gentilezze delle ragazzine al catechismo . — Egli è stanco di essere illuminante su tutto , commercio , arte , medicina . — L'ho seguito , lo devo ! Foglio 16 « Ho visto tutti i particolari arredi di cui il suo spirito godeva circondarsi ; costumi , drappi , mobili : io gli procuro delle armi , un'altra immagine . Vedo tutto ciò che tocca , come lui ha voluto crearlo per sé stesso . Quando mi pare che il suo spirito si fa inerte , lo seguito io , nelle azioni strane e complicate , da lontano , buone o malvagie : sono certo di non entrare mai nel suo mondo . Di fianco al suo corpo addormentato , nelle ore della notte ho vegliato , cercando le ragioni per le quali vuole sempre evadere dalla realtà . Giammai uomo è stato così vuoto . Io riconosco , — senza temere per lui, — che lui potrebbe essere un serio pericolo nella società . — Egli ha forse dei segreti per cambiare la vita ? No , lui non fa altro che cercare , mi dico . In fondo , la sua carità è ammaliatrice , e io ne sono prigioniero . Nessun'altra anima ne ricaverà tanta forza , — forza di disperazione ! — per sopportarla , — per essere protetto e amato da lui . D'altronde , io non me lo figuro alle prese con un'altra anima : si vede il proprio Angelo , mai l'Angelo di un'altro , — credo . Io sono nella sua anima come un palazzo che si è svuotato per non ricevere una persona così poco nobile come voi altri : ecco tutto . Ahimè ! io dipendo parecchio da lui . Ma cosa vuol farsene con la mia esistenza smarrita e fiacca ? Non mi rende migliore , se non mi uccide ! Tristemente indispettito , qualche volta gli dico ; " Ti capisco . " Lui fa spallucce . Foglio 17 « Così , la mia malinconia si rinnova senza tregua , e mi trovo sempre più smarrito ai miei occhi , — e a tutti gli occhi di quanti avrebbero voluto fissarmi , se non fossi già condannato ad essere dimenticato per sempre ! — Ho sempre più fame della sua bontà . Con i suoi baci e le strette amichevoli , c'è stato pure un cielo , un tetro cielo, dove andavo , e dove avrei voluto essere lasciato , povero , sordo , muto e cieco . Già ne facevo l'abitudine . Ci stavamo come due buoni bambini., liberi di passeggiare nel Paradiso della tristezza . Concordi . Molto emozionati di lavorare assieme . Ma, dopo una profonda carezza., egli dice : " Come tutto ciò ti sembrerà buffo , quando non ci sarò più , poiché tu sarai superato . Quando non avrai più le mie braccia intorno al collo , né il mio cuore per riposarti , né questa bocca sui tuoi occhi . Perché accadrà che io me ne andrò , molto lontano , un giorno . . . Poiché dovrò aiutare altri : è mio dovere . Sebbene ciò non sia molto gradito . . . cara anima . . . " E , senza lui , subito mi si presenta , in preda alla vertigine , precipitata nell'ombra più spaventosa : la morte . Io gli feci promettere di non lasciarmi mai . Lui fece venti volte questa promessa d'amante . Tutto ciò è stato talmente frivolo che gli dissi : " Ti capisco " . « Ah ! Io non sono mai stato geloso di lui . Non mi dimenticherà mai , credo . Cosa diventerò ? Lui non ha alcuna conoscenza ; non lavorerà mai . Vuole vivere da sonnambulo . Però , la sua carità e la sua bontà lui le offrirà al mondo reale ? Immediatamente dimentico la pietà nella quale sono precipitato : lui mi rende forte , noi viaggeremo , andremo a caccia nel deserto , dormiremo sui lastricati di città sconosciute senza curarcene., senza pena . Quando mi sveglierò al mattino le leggi e i costumi saranno cambiati , — grazie al suo potere magico — il mondo, restando lo stesso , mi lascerà ai miei desideri , ai miei giochi., indifferente . Oh ! la vita avventurosa che c'è nei libri per bambini , per ricompensarmi , d'aver tanto sofferto , me la offrirai tu ? Lui non può . Ignoro il suo ideale . Mi ha confessato che ha dei rimpianti , e delle speranze : ciò non deve riguardarmi . Lui parla con Dio ? Forse dovrò anch'io rivolgermi a Dio . Sono nel fondo dell'abisso , e non so più pregare . Foglio 18 « Se lui mi spiegasse le sue tristezze , le comprenderei meglio delle sue derisioni ? Egli mi aggredisce , passa delle ore a farmi disonorare tutto ciò che mi commosso del mondo , e s'indigna se ne piago . « — Vedi quell'elegante e giovane uomo che entra nella sua bella e accogliente casa : si chiama Duval , Dufour , Armand , Maurice , che ne so ? Una donna si è consacrata ad amare questo idiota . Tu mi farai morire come lui ha fatto morire questa donna . E' il nostro destino , di noi , cuori caritatevoli . . . " Ahimè ! ci sono dei giorni nei quali tutti gli uomini agiscono come i giocattoli di un delirio grottesco . . . egli ride spaventosamente a lungo . — Poi , riprende i suoi modi da giovane madre , da sorella maggiore . Se lui è stato un poco salvato , noi saremo salvati per intero ! Ma la sua dolcezza è così mortale . Io gli ubbidisco . — Ah ! io sono pazzo ! " Può darsi che un giorno sparirò in modo stupefacente ; ma farò anche in modo , se salirò in cielo , di favorire anche l'ascensione del mio piccolo amico ! " Spassosa vita domestica !
|
|||||||||
|
|||||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||