LA DONNA E IL SOCIALISMO |
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August Bebel . 1883 . ediz.1905
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LA PROSTITUZIONE COME ISTITUZIONE SOCIALE... 2 Anche nella borghese Norvegia furono proibiti i postriboli nel 1884; e nel 1888 nella capitale Cristiania fu abolita la registrazione obbligatoria delle prostitute e la conseguente visita medica. Nel gennaio del 1893 fu emanato lo stesso ordine per tutta la nazione. A ragione dice la signora Guillaume Schack riguardo a queste “cautele protettrici dello Stato a favore degli uomini”: «A qual fine insegnare ai nostri figli la virtù e la costumatezza se lo Stato dichiara che la corruzione è un male necessario? Se esso, al giovane non ancor giunto a maturità, presenta la donna come a trastullo delle sue passioni, bollata dall'autorità come una mercanzia?». Se un uomo affetto da sifilide, nella sua spensieratezza contagia tante misere donne che si danno al turpe mestiere per dura necessità, o perchè furono abbandonate dal loro seduttore, rimane non molestato; ma guai alla prostituta ammalata che non voglia assoggettarsi alla visita medica! Le città dove hanno sede la guarnigioni, le università, le città marittime, ecc., affollate di gioventù sana e vigorosa, sono i principali focolari della prostituzione e del suoi morbi pericolosi, che di lì si diffondono fino ai più remoti angoli della terra portando ovunque la rovina. Il Korrespondenzblatt sur Bekämpfung der öf fentlichen Sittenlosigkeit [1] così si esprime riguardo alla moralità di una gran parte di studenti: «Nella maggioranza della studentesca la moralità è spaventosamente bassa, quasi distrutta». E da questi circoli che si vantano del loro patriottismo e della loro «costumatezza» si reclutano i nostri impiegati amministrativi governativi e i nostri giudici. Le cattive condizioni, specialmente della studentesca, appariscono anche nel fatto che nell'autunno del 1901 varî professori e medici, fra cui le prime notabilità scientifiche, fecero appello agli studenti tedeschi affinché volessero riflettere alle tristi conseguenze del libertinaggio, non che dell'alcoolismo, che così spesso ha azione stimolante sul primo. Si arriva facilmente a comprendere che non si possono più velare le cose con sottintesi, ma che si debbono chiamare col loro nome a fine di prevenire in qualche modo mali anche maggiori. «Tu sarai colpito per il tuo peccato nei tuoi discendenti fino alla terza o quarta generazione». Questo passo della Bibbia colpisce nello stretto senso della parola gli uomini dissoluti affetti da morbo venereo, ma purtroppo anche la moglie innocente. «I colpi apoplettici negli uomini e nelle donne giovani, le forme di tabe dorsale e di rammollimento cerebrale, le malattie nervose di molte specie, i disturbi visivi, la carie delle ossa, le infiammazioni intestinali, la sterilità, il marasma, ecc., sono da attribuirsi spesso ad una vecchia sifilide, ignorata o taciuta per buoni motivi... Nello stato attuale delle cose l'ignoranza e la spensieratezza fanno sì che molte giovani sane e fiorenti diventano povere creature malaticce che espiano col peso delle loro infiammazioni croniche del bacino le dissolutezze dei mariti, anteriori o contemporanee al matrimonio». [2] E il dott. A. Blaschko dice: «Le epidemie, quali quelle di colera, di vaiuolo, di difterite e di tifo, che per il loro improvviso manifestarsi s'impongono a chiunque, se pure per malignità sono appena simili alla sifilide e non si possono ad essa paragonare nella diffusione, costituiscono pertanto il terrore delle popolazioni... E pure davanti alla sifilide si può dire che la società rimane spaventosamente indifferente».[3] La causa sta in ciò, che si ritiene “sconcio” il parlare pubblicamente di cose simili. Il parlamento tedesco non ha saputo ancora decidersi a provvedere con leggi a ciò che ai sifilitici, come ad altri ammalati, si provveda con casse pubbliche di previdenza. Il veleno sifilitico è nei suoi effetti il più tenace e il più difficile a estirpare di tutti i veleni. Anche dopo molti anni che un individuo ha superata la malattia e crede scomparsa ogni traccia di essa, dopo il matrimonio se ne mostrano le conseguenze nella moglie e nei figli; e una serie di malattie, cui tanto la prima quanto gli ultimi vanno soggetti, sono dovute a qualche antica affezione venerea del marito e del padre. In una petizione presentata al parlamento germanico nell'autunno del 1889 dall'Unione protettrice della gioventù, veniva affermato che in Germania circa 30000 bambini erano nati ciechi in seguito a gonorrea sofferta dal padre, e che il 50% delle donne sterili dovevano attribuire la loro sterilità alla stessa causa. Il numero dei matrimoni sterili è infatti spaventevole e va sempre più aumentando. Anche la tardività e l’idiotismo infantile hanno spesso origine dalla stessa fonte e non mancano gli esempi di quante sciagure può essere causa una sola goccia di sangue sifilitico nell’inoculazione del vaccino. Il gran numero d'individui affetti da malattie veneree ha ripetutamente indicata la necessità di promuovere una legge che riguardasse in modo speciale il trattamento di questi ammalati, ma finora non si è potuto giungere a questa risoluzione, forse a causa delle enormità che verrebbero in luce. Gl’intendenti sono arrivati a convincersi che la gonorrea, altra volta ritenuta innocua, è invece malattia sommamente funesta. Celata in apparenza, continua ad agire nel corpo umano, così che, come affermò il dottor Blaschko in una conferenza tenuta il 20 febbraio 1898 a Berlino, con la visita medica della polizia solo un quarto, e tutto al più un terzo, delle prostitute affette da simile morbo viene accertato. Il fatto è che una gran parte delle prostitute e afflitta da sifilide e solo una piccola parte di esse viene riconosciuta per tale dal controllo medico. E poiché di queste solo poche giungono a guarigione, così la società si trova davanti ad un male per il quale, presentemente, non ha rimedio, e che minaccia gravemente e a preferenza il sesso femminile. A misura che l'uomo, per determinata volontà, o forzato, rinunzia al matrimonio cercando nella dissolutezza la soddisfazione degl'istinti naturali, aumentano le occasioni seduttrici. I grossi guadagni di tutte le imprese basate sulla scostumatezza inducono molti trafficanti poco scrupolosi ad adescare e accaparrare avventori allettandoli con le sensualità più raffinate. Si tiene conto dei bisogni della clientela a seconda del suo rango, dei suoi mezzi e della capacità materiale delle donne che si prestano. [ caccia all’anguilla ] Se le case pubbliche potessero rivelare i loro segreti, vedremmo che le loro abitatrici, per quanto spesso ignorino il nome dei genitori e manchino di qualunque educazione ed istruzione, ma siano dotate invece delle maggiori attrattive fisiche, si trovano nei più intimi rapporti con le persone più altolocate, con gli uomini più eminenti per intelligenza e cultura. Vedremmo ministri, militari di alto grado, consiglieri segreti, deputati, giudici, ecc. ecc. andare e venire insieme con i rappresentanti dell'aristocrazia della nascita, della finanza, del commercio, dell'industria; uomini che di giorno nella società si atteggiano dignitosamente a difensori e custodi della morale, dell'ordine, del matrimonio e della famiglia e stanno a capo degli istituti di beneficenza cristiana e di associazioni per la soppressione della prostituzione. [ logistica ] Nel 1899 fu, ad esempio, constatato a Berlino in un processo che un commissario di polizia si era servito di una prostituta per sorvegliare e spiare uno studente sospettato di essere anarchico. |
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E a Praga il capo della polizia comunicò ad un giornale locale che alla moglie di un basso impiegato dell’ufficio di polizia della città era stata tolta la concessione di tenere una casa di tolleranza perché il marito aveva maltrattato un detenuto. La polizia di Praga ricompensa in tal modo i suoi impiegati: concedendo loro di tenere case di tolleranza. Cosa veramente encomiabile!
La Germania gode la triste fama di provvedere di donne il mercato di mezzo mondo. La tendenza innata nei Tedeschi di viaggiare sembra animare anche una parte delle donne del paese, così che più che non si provveda con le donne di qualsiasi altro popolo, eccettuato l'impero austro-ungarico, la Germania provvede col suo contingente alla prostituzione internazionale. Donne tedesche popolano gli harem dei Turchi come le case pubbliche dell'interno della Siberia fino a Bombay, Singapore, San Francisco, Chicago. Nel suo libro di viaggi Aus Japan nachi Dentschland durch Sibirien, W. Joest così si esprime sul commercio delle ragazze tedesche: Ci si sdegna spesso nella nostra morale Germania per il commercio degli schiavi, esercitato da qualche principe dell'Africa occidentale, e per le loro condizioni a Cuba e nel Brasile, mentre dovremmo ricordarci piuttosto della trave nell'occhio, poiché in nessun altro paese si fa tale commercio di schiave bianche, da nessun altro luogo viene spedita tanta quantità di merce umana, come dalla Germania e dall’Austria. La strada seguita da queste fanciulle è facile a rintracciare. Ad Amburgo sono imbarcate per il sud America; Bahia, Rio Janeiro ne ricevono una parte, ma la maggior parte è destinata a Montevideo e a Buenos Ayres, mentre il rimanente si dirige, attraversando lo stretto di Magellano, a Valparaiso. Un'altra corrente va in America, passando per l’Inghilterra o direttamente, ma, potendo qui difficilmente sostenere la concorrenza dei prodotti indigeni, si distribuisce e biforca nel Mississipi fino a Nuova Orleans e al Texas e, verso occidente, in California. Di là si provvede alla costa fino a Panama, mentre Cuba, le Indie occidentali e il Messico ricevono quanto loro occorre da Nuova Orleans. Sotto il titolo di boeme, altre altre schiere di ragazze tedesche scendono in Italia per le Alpi e si spingono ancora più in giù verso Alessandria, Suez, Bombay, Calcutta, Singapore verso Hong Kong fino a Sciangai. Le Indie olandesi e l'Asia orientale, specialmente il Giappone, sono cattivi mercati, perché l'Olanda non tollera nelle sue colonie donne bianche di questo genere e nel Giappone le figlie del paese sono troppo carine e troppo a buon mercato, e la concorrenza americana da San Francisco non favorisce il commercio. La Russia si provvede dalla Prussia orientale, dalla Pomerania e dalla Polonia. La prima tappa è generalmente Riga. Ivi si provvedono i mercanti di Pietroburgo e di Mosca e di lì spediscono la merce in grandi partite a Nini-Novgorod fino oltre gli Urali, ad Irbik a Krestotsky ed anche fino all’interno della Siberia. Io incontrai, per esempio, a Tscita una ragazza tedesca mercanteggiata in tal modo. Questo grandioso commercio è organizzato alla perfezione e mantenuto da agenti e commessi viaggiatori; e se il ministro degli esteri dell’impero tedesco volesse chiederne notizia ai suoi consoli, si potrebbero compilare interessanti tavole statistiche. Questo commercio fiorisce completamente, come è stato ripetutamente constatato da deputati socialisti nella dieta dell’impero tedesco. Il commercio della carne umana si esercita in modo particolare in Galizia e in Ungheria, donde viene spedita la merce per Costantinopoli ed altre città della Turchia. A preferenza le israelite, che raramente s'incontrano nei pubblici casini, sono là spacciate. Il danaro per il viaggio e le spese viene spedito in anticipo agli agenti. Per ingannare le autorità e condurle su falsa strada si inviano ai committenti telegrammi di questo genere: «Giungeranno Barna cinque barili vino Ungheria», sottointendendo con ciò cinque belle ragazze. O pure: «Spediti tre sacchi patate con vapore Lloyd Minerva». Qui si tratta di ragazze meno belle di “mercanzia comune”. Un altro telegramma ancora: «Arriva venerdì col Cobra. Ho due balle fine seta a bordo». Il numero delle prostitute si lascia difficilmente calcolare; precisarlo è poi impossibile. La polizia può stabilire approssimativamente il numero di quelle donne per cui la prostituzione è la fonte principale di guadagno, ma non può fare lo stesso del numero assai più grande di quelle per cui essa e solo una fonte parziale. Con tutto ciò il numero supposto è spaventevole. Secondo von Oettingen già verso la fine del 1892 il numero delle prostitute a Londra era di circa 80000. A Parigi nel 1892 il numero delle prostitute iscritte ascendeva a 4700, ma di esse un buon terzo si sottrae al controllo medico della polizia. In tutta Parigi vi erano in quell'anno circa 60 postriboli con 600 o 700 prostitute, ma questa cifra è andata da allora sempre diminuendo. Al contrario, secondo una statistica pubblicata dal consiglio municipale di Parigi nel 1889, il numero complessivo delle prostitute fu determinato nella enorme cifra di 120000. A Berlino il numero delle prostitute iscritte ascendeva: nel 1886 a 3006, nel 1888 a 3392, nel 1890 a 4039; nel 1897 a 5098. Nel 1890 fu stabilito che sei medici dovessero per due ore del giorno praticare visite mediche alle prostitute.[7] In seguiti il numero dei medici è asceso a dodici e, da qualche anno, per la contrarietà opposta da molti medici a questo genere di visite, si è incaricata una dottoressa. Le prostitute iscritte costituiscono anche a Berlino solo una piccolissima parte di queste donne che, da fonte attendibile, sono state stimate ascendere almeno a 50000. Nel 1890 solo nei caffé di Berlino vi erano 2022 kellerine, quasi tutte date alla prostituzione. Anche il numero sempre crescente di anno in anno delle donne sorprese per infrazioni alle prescrizioni della polizia dei costumi mostra che la prostituzione è in aumento. Il numero di queste prostitute ascese: nel 1881 a 10878; nel 1890 a 16605; nel 1896 a 26703; nel 1897 a 22915. Delle prostitute iscritte nel 1897 vennero condotte 17018 dinanzi al giudice per essere giudicate, cioè 57 per ogni giorno di udienza. Ad Amburgo nel 1860 si calcolava già che ogni nove donne vi fosse una prostituta e da allora le condizioni sono andate sempre peggiorando. In Germania si può calcolare approssimativamente il numero delle prostitute a 200000; abbiamo così da fare con un grosso esercito di donne che considerano la prostituzione come mezzo di sussistenza ed aumentano in tal modo il numero delle vittime delle infermità e della morte.[8] [ interviste ] Tutti sanno come la maggior parte delle prostitute sia sazia della vita che mena, anzi nauseata; ma a poche di esse si offre di escirne. [ un giornale veramente internazionale ] In breve, in mezzo alla nostra civiltà cristiana, esiste una schiavitù della peggiore specie. E per meglio tutelare i loro interessi, i proprietari dei postriboli fondarono un giornale di carattere internazionale.La cifra delle prostitute aumenta di conserva col numero delle donne che si occupano nei rami più svariati delle industrie e dei mestieri e sono retribuite con salari troppo elevati per morire di fame e troppo bassi per poter vivere. La prostituzione è favorita dalle crisi industriali, diventate una necessità nel mondo borghese , le quali portano la miseria in centinaia di migliaia di famiglie. Da una lettera del capo vigile Bolton, scritta il 31 ottobre 1865 ad un ispettore di fabbriche, si deduce che in conseguenza delle crisi sul cotone avvenute in Inghilterra per la guerra a favore della liberazione degli schiavi nell’America settentrionale, il numero delle giovani prostitute era aumentato più che non avesse fatto negli ultimi 25 anni.[9] Ma non solo le operaie cadono vittime della prostituzione; questa trova anche nelle alte sfere terreno da far reclute. Lombroso e Ferrero citano Macè [10] che da Parigi dice che i certificati delle governanti di grado più o meno elevato, piuttosto che essere un mezzo per assicurar loro il pane, le spingono verso il suicidio, il furto e la prostituzione. Parent-Duchatelet ha compilata una statistica dalla quale risulta che di 5000 prostitute se ne trovavano 1440 che si erano date al mestiere per miseria, 1250 per essere orfane e ugualmente prive di mezzi, 80 per sostenere i genitori, 1400 per essere state abbandonate dai loro amanti, 400 per essere state sedotte da ufficiali e soldati e con essi trasportati a Parigi, 280 per essere state abbandonate dai loro seduttori sul punto di divenire madri. |
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[1] - 15 agosto 1893, Berlino.
[2] - O. LASSAR. Die Gesundheitsschädliche Tragweite der Prostitution. Berlino, 1892. Hirschwald. [3] - Die Seliandlung der Geschlechtskranklteiten in krankenkassen und Heilanstalten. Berlin, 1890. Fischers Medizin Buchhandlung. [4] - Was die Strasse verschlingt. (Romanzo sociale in 3 volumi). A. Hoffmann e Comp., Berlin. [5] - D.r ELISABETTA BLACKWELL, The moral education. |
[6] - MANTEGAZZA, Gli amori degli uomini.
[7] - Secondo rapporto amministrativo del presidio imperiale di polizia di Berlino dall'anno 1881 al 1890. [8] - Il numero degli affetti da sifilide che fecero appello alle grandi casse di soccorso per gli ammalati berlinesi ascese da 4326 nel 1881 a 9420 nel 1890. (Dott. A. Blaschko, op. cit.). [9] - KARL MARX, Das Kapital, 2º ediz., vol. I, pag.480. [10] - Op. cit., pag. 458. |
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