Archivio (comunque indiziario) di Aut.Trib17139
documenti

ANALISI DEL PERIODO: GUERNICA . Anno 5, numero 6, Giugno 1982 . Edizione differita . Galleria La Salita, Roma . Redazione di Maurizio  Benveduti, Tullio Catalano e Carmelo Romeo . Supporto Radex cm. 50 x 35 - Lettera da Creta . Lettera 1997

dal quotidiano L'AVANTI del 24 giugno 1982 - Il testo apparve nella pagina degli spettacoli (sic!)
Alla "Salita" di via Garibaldi a Roma, "Analisi del periodo", una performance per i 45 anni di Guernica
Nel giugno di 45 anni fa - il giorno preciso non è conosciuto - Pablo Picasso riusciva ad ultimare "Guernica" per il padiglione della Spagna repubblicana progettato da José Luis Sert per l'Esposizione Universale di Parigi. Per questa ricorrenza, alla "Salita" di Roma, C.M. Benveduti, T. Catalano e C. Romeo hanno presentato "Analisi del periodo", una riflessiva e complessa performance in bilico tra la trattatistica attuale della pittura e la allusiva sceneggiatura, in fondo per nulla farsesca, del lontano evento rivissuto in forma di inquietante psicodramma. Al di là della impossibile e disinibita lezione, ed evitando ogni tipo di esegesi, in positivo e in negativo, su di una facile e presunta letteralità di riferimento, gli autori hanno condotta l'azione poggiandola sulle guglie di uno spaziale - persino chiasmatico, si direbbe - percorso critico il cui allestimento pone in causa (in un intreccio di rimandi anche formali) tanto l'Arte che la Storia, l'estetica e l'etica, attraverso secche evocazioni degli ismi artistici dell'epoca - cubismo, astrattismo - incalzati dall'esito drammatico della simbologia bellica come da quell'unica bomba di Hiroshima che affrescò sui muri della città giapponese indelebili ombre con ultramoderna tecnica pittorica. Performance "frenata" e mimetica che con sottile quanto penetrante discrezione coinvolge il numeroso pubblico in una ancora allusiva "inaugurazione" nella quale gli ananassi, nella loro ambigua forma deterrente, vengono serviti da un impeccabile cameriere che affetta queste "bombe" sopra un tavolino su cui è distesa una metaforica coperta-sudario appartenuta ad una tale Mary Anne Walkley (una crestaia inglese di venti anni, morta, nel giugno 1863, per avere lavorato ininterrottamente alla preparazione di cappellini per un ballo di corte). Dunque, una costellazione di fatti tesi a rilevare le metamorfosi di appetibilità operate dall'arte per la storia, e viceversa, nonché la complementare atroce vocazione decorativa della storia (o dello storicismo?) in un reciproco inseguirsi, superarsi e deprezzarsi del comune e conclamato esorcismo del linguaggio. Ad ogni buon conto, la presenza della mediterranea "tazzina di caffè" ha introdotto in questa visita di condoglianza, il sigillo dell'ironia sottostante, mentre per tutto il tempo l'azione è scandita da una vivificante musica sudamericana: Guernica continua.


Regesti
 Aut.Trib.17139
 Lettera 1997 per l'archivio Liverani 

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