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[ un paio di arlesiane ]
Daudet - Vedrete… L’unico bugiardo meridionale, se ce n’è uno, è il sole… Esagera tutto quello che tocca. Che cos’era Sparta al tempo del suo splendore? Una borgata. Che cos’era Atene? Una sottoprefettura, al massimo… eppure nella storia ci appaiono come enormi città. Ecco come il sole le ha trasfigurate.[1]
Dur.04' 11"
Tutti i ritratti di madame Ginoux eseguiti da Van Gogh possono raccogliersi in due gruppi, distinti il primo dallo sguardo di Vincent, il secondo da quello di Gauguin – anch’egli presente nella casa gialla di Arles, dove madame Ginuox si era messa in posa per i due pittori.
Allo sguardo di van Gogh appartengono due dipinti che mostrano madame Ginoux quasi di profilo, seduta davanti ad un tavolo su cui la donna poggia il gomito per sorreggersi la parte sinistra del volto. In entrambi questi quadri la figura della donna, lo schienale della sedia e il tavolo sono praticamente identici, ma sul tavolo dell’uno sono presenti dei guanti ed un ombrellino rosso, sul tavolo dell’altro un libro aperto e uno chiuso.[2]
Allo sguardo di Gauguin appartengono quattro tele che Vincent ha tratto direttamente dal disegno di Gauguin[ 3], completandolo però con l’aggiunta di due libri chiusi sullo scorcio del tavolo.


Madame Ginoux si era recata spesso nella casa gialla, ma non tornò più a posare per i due pittori.
E se guanti e ombrello riflettevano la realtà di quell’unica posa, c’è giusto da chiedersi come avvenne che, in seguito, quel paio di guanti si sia trasformato in un paio di libri.

Rispetto alla donna Van Gogh è situato decisamente sulla sinistra; Gauguin è quasi frontale, lievemente spostato sulla destra.[4]
Nessun dubbio che si tratta del medesimo modello, ripreso contemporaneamente dai due pittori nella medesima seduta ma da posizioni diverse.

Vincent ha preso libri per guanti, come si prendono lucciole per lanterne?

[1] - Alphonse Daudet, Tartarino di Tarascona (1872), Rizzoli editore, Milano 1952, p. 22. (Vale anche per i timori di Holderlin di scendere al sud, come per le visioni di Heidegger sulla Grecia?)
[2] - 1. Vincent Van Gogh, Faille 489, novembre 1888, op.cit; 2. Faille 488 (novembre 1888 o maggio 1889) cm.91,4x73,7, New York, The Metropolitan Museum of Art (vedile nel paragrafo precedente).
[3] - Paul Gauguin, L’Arlésienne (Madame Ginuox), Arles novembre 1888, pastello e carboncino, cm. 56,1x49,2, San Francisco, The Fine Art Museum (figura is. a sinistra).
[4] -  Qualcuno ha elaborato dei grafici spaziali delle loro diverse posizioni rispetto al modello, e credo si possano trovare disponibili nella Rete.


Le arlesiane di van Gogh-Gauguin (madame Ginoux con libri chiusi), tutte eseguite a Saint-Rémy nel febbraio 1890. Da sinistra
– F 540; Saint-Rémy, olio su tela, cm.
60.0 x 50.0; Roma, GNAM.
– F 541; Saint-Rémy, olio su tela, cm. 65.0 x 49.0; Otterlo, Kröller-Müller Museum.
– F 542; Saint-Rémy, olio su tela, cm. 65.0 x 54.0; Sao Paulo, Museu de Arte.
- F 543; Saint-Rémy, olio su tela cm. 66.0 x 54.0; Coll. privata.



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