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Nel 1973 il gruppo di coordinamento (Benveduti, Catalano, Falasca) mi invitò ad una mostra in omaggio a Marcel Proust. La mia risposta fu un telegramma: "Caro Marcel Proust, c'è stupore e stupro nel tuo nome. Claudio".
Forse per me i giuochi di parole sono come le ciliegie, uno tira l'altro. Così ho continuato a giuocare attorno al nome Marcel: L'arc en ciel, i sette colori delle "recherche" con i sette titoli dei romanzi, mi hanno spinto a trovare Marcanciel. Eccoci dunque alla comparsa pubblica del nome, registrata tra il marzo e l'aprile del 1973, sulle pagine della piccola pubblicità di 12 giornali italiani, con questo annuncio: "Ricercatori del tempo perduto, telex Marcanciel Stuprò Paris Box..." Intanto un secondo invito del gruppo di coordinamento a partecipare allo "S.p.A" (libro autogestito da artisti ed operatori; progetti, idee, ipotesi, rinvii ecc...) mi dava l'occasione di ipotizzare l'esistenza di un personaggio inesistente. Marcanciel Stuprò si abbona al giornale Liberazione, ottiene una tessere dell'Agip, comincia ricevere cartoline e telegrammi, realizza per lo "N.d.R." (altra iniziativa del gruppo di coordinamento) un cartellone stradale e per l'artestudio di Macerata una cartolina di dieci fotolito, intitolata appunto: "Marcanciel Stuprò c/o Claudio Cintoli". In questo periodo mi rendo conto che Marcanciel Stuprò non è più un giuoco di parole, capisco in pieno l'aforisma di Jarry, invento il neologismo "Jarrygliare" e dò inizio da Marciana isola d'Elba all'operazione epistolario. (agosto 1974) "insisti sull'insistenza dell'inesistente" diventa il motto di Marcanciel Stuprò. L'appropriazione indebita il trafugamento, il plagio sembrano essere campi di sperimentazione attualissima, e Marcanciel Stuprò si cimenterà in "Acelmada" (galleria Schema, Firenze Nov. 1975) utilizzando l'indifferenza ibernante della fotografia, che congela il gesto irrealizzabile come performance. Arriviamo così a gennaio 1976 e Marcanciel Stuprò propone presso la galleria Multipla di Milano, "uovoNuovo". L'azione, (2 ragazze si lavano reciprocamente in una vasca riempita con mille uova fresche) è accompagnata dall'affissione simultanea nelle strade di Milano e Roma di un manifesto: "Marcanciel Stuprò ha fatto l'uovo" ed era preceduta da un annuncio comparso sul "Giornale nuovo" e su "La Notte": "Perduto uovo ocra rosa di gallina grammi 30, chi l'avesse ritrovato, lo fotografi e ne invii le foto a Marcanciel Stuprò, casella postale 120 SPI Milano, generosa ricompensa". Marcanciel Stuprò è un personaggio ? è l'ombelico del pedale del dottor Fallstrom ? è l'ombra della "prigioniera" ? è un marchio ? è il perno delle contraddizioni raggelate ? è la visceralità dello sfintere oculare ? o semplicemente uno psudonimo ? Qualsiasi cosa ne pensate, Marcanciel Stuprò è... |
Claudio Cintoli (a sinistra) con parte del Gruppo di Coordinamento, fotografati a Roma nel 1974 davanti a un cartellone N.d.R. con l'immagine della prospettiva interna di un salone del Palazzo d'Inverno di Pietrogrado nel 1917.
[Su Claudio Cintoli e Marcanciel Stuprò vedi inoltre l'Almanacco no15 del maggio 2018] |
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Ringraziamo Francesca Zattoni per averci concesso l'autorizzazione a pubblicare la lettera di Cintoli. |
EFFEMERIDI DEL TEMPO PERSO |
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Claudio Cintoli . 1976 | ||