L'ESTENDERSI GEOMETRICO

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I CICLI 1o, 2o ,3o e 4o secondo Anne Tyng
arteideologia raccolta supplementi
made n.12 agosto 2016
LA RIPRESA DELLE OSTILITA'
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- Il primo ciclo che io individuo comincia all'inizio dell'antico Regno d'Egitto (ca. 2.500 A.C.).
La Grande Piramide di Gizeh, col quasi esatto orientamento nord-sud della sua base quadrata, esprime la sintesi bilaterale della consapevolezza spaziale nella sua relazione col sole e la luna. Ciascuna delle sue facce 6 formata da due mezzi Rettangoli Aurei - il triangolo costruito, gnomone sul triangolo che è metà del quadrate - proporzione geometrica che sviluppa una “unità cosmica tra la piramide, il cielo e il deserto senza limiti”.[1]
Entro la Grande Piramide, nella camera del Re, ci sono, oltre alle complesse proporzioni analizzate dal Ghyka [2], dei raggi che suggeriscono in modo preciso, attraverso l'esattezza dei loro angoli d'orientamento, le relazioni con la luna, il sole e la luna (o la Stella polare).
«Nella camera del Re, 3 pollici sopra il pavimento, nelle pareti nord e sud, vi sono dei condotti che penetrano attraverso le pareti della piramide fino alla superficie esterna, quello a nord con un angolo di 31 gradi, quello a sud con un angolo di 45 gradi. Le ragioni di questi condotti non e conosciuta con esattezza; possono essere stati fatti per ventilare la camera o per qualche significato religioso sconosciuto».[3]
L’angolo di 31 gradi è molto vicino all'angolo della diagonale del Rettangolo Aureo che è di 31°41' e può essere in relazione simbolica con le deita della luna e della fertilità (un significato simbolico della crescita) mentre l'angolo di 45° del lato sud può essere in relazione col sole, forse l'angolo che il sole forma a sud nel solstizio di autunno e di primavera. La formula 523 del testo della piramide dice «Il cielo ha rafforzato per te i raggi del sole al fine che tu possa sollevarti al cielo come l’occhio del Re».[4]
Forse l'orientamento ai quattro punti zodiacali e agli angoli del sole e della luna esprime la sintesi dei concetti religiosi in questo periodo di equilibrio tra matriarcato e patriarcato, con Iside e Osiride deità della luna e l'assimilazione di Osiride al crescente potere di Ra, dio del sole.
I santuari del sole della V Dinastia indicano uno spostamento verso un periodo di ordine esteriore e una estroversione nell’assunzione di un essere umano a deità.
Il centro locale del santuario solare di Ra a Ne-User era costituito da una tavola votiva circolare con un corto e spesso obelisco che si pensa fosse in asse con esso.
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Tutto è diretto verso il cerchio esterno, sotto la protezione dell'obelisco, simbolo dei raggi del sole.».[5] E’ probabile che Lo spostamento da questa fase di tensione rotazionale verso una di tensione elicoidale sia espresso da un obelisco più slanciato e sottile della VI Dinastia (1345-1181) che esprime l'enfasi nel culto della morte.
«I  santuari del sole rappresentavano il Culto Eliopolitano e la loro sparizione verso la fine della quinta Dinastia può essere attribuita al rapido crescere del culto di Osiride. Questo già ci porta al successivo Periodo Intermedio. La confidenza irraggiante che aveva fatto parte della religione del sole scompare tra le angosce e le ansietà che circondano sia gli individui che lo Stato in questo turbolento periodo… Questo passaggio dalla massima ascesa del culto del sole al culto del dio della morte, che aveva il potere sulle più gravi decisioni della vita futura, copre un arco di tempo di poco superiore ai due secoli».[6]
Tale rapporto con la vita futura, introduce l'elemento del tempo, la nuova dimensione della tensione elicoidale.
Le tensioni combinate dello spazio-tempo della fase a spirale si sono espresse nel caos e nei conflitti del Periodo Intermedio (2181-2040) e nella costruzione delle forme affusolate degli ziggurat - lo ziggurat di Ur della terza Dinastia nel 2000 A.C. e lo ziggurat di Eridu costruito appena prima del 2000 in Mesopotamia.
Il Tempio Ovale, Khaiaje, con il suo santuario alzato su due terrazze, mostra le curve composite caratteristiche delle tensioni energia-forma a spirale. L'apparire della forma ovale nella penisola Iberica e nei primi insediamenti nell'Ellade, in Boezia, in Grecia (ca. 2000 A.C.) presso Orcomeno, può essere considerato come l'espressione più significativa delle tensioni a spirale in uno sviluppo ciclico.
 

- Con la riunificazione dell'Egitto sotto il Faraone tebano Mentuhotep II°, nell'undicesima Dinastia (2133-1991), un periodo di sintesi bilaterale con nuova serenità e creatività, dà inizio a un secondo ciclo. Il tempio mortuario di Mentuhotep mostra la sua simmetria bilaterale nella piramide circondata sui quattro lati da un portico colonnato, con una impressionante duplice processione di sfingi che forma una monumentale strada assiale di accesso dal fiume.
Le caratteristiche di ordine esterno del periodo delle tensioni rotazionali si evidenziano nella dodicesima Dinastia del Regno di Mezzo (1901-1786), «quando la nozione della sovranità ha ormai perso i suoi attributi divini»[7] e vengono intraprese larghe opere di irrigazione, ampi sfruttamenti delle miniere di rame del Sinai e costruzioni di templi e sculture in dimensioni colossali.[8].
Il più antico obelisco conosciuto, quello del Tempio di Seostris presso Eliopoli (1071-1920), può essere stato la prima espressione delle tensioni elicoidali energia-forma in una fase che copre la fine del regno di Mezzo e l'inizio del secondo Periodo Intermedio  (1786-1567).
Come nel precedente Periodo intermedio, questo Periodo vede la disintegrazione del potere centrale così come della produzione artistica, caratteristiche che in Egitto paiono connettersi con le tensioni combinate dello spazio-tempo del periodo a spirale.
Eppure la civilizzazione Minoica di Mezzo, con il suo palazzo di Minosse a Knosso dove «la complessità del piano è riflessa dalla leggenda greca del labirinto»[9] sembrerebbe essere pure in relazione con le tensioni energia-forma del periodo a spirale.
Qui la creatività è espessa attraverso gli affreschi ricchi di colori e nelle splendide decorazioni dei vasi, dove prevalgono le forme a spirale del polipo attorcigliato, delle conchiglie marine e dei graziosi pesci fluttuanti
«Invece della permanenza e della stabilità noi troviamo qui la passione per il ritmo, per il movimento ondulato  e le forme stesse hanno una strana, aerea inconsistenza ».[10]

- Nel terzo ciclo questo vigore si mantiene nella civiltà Minoica con lo sviluppo della lineare B - l’antico linguaggio scritto, recentemente decifrato come un sistema sillabico di simboli - l'astrazione del suono e del pensiero in un periodo di tensioni integrate, una sintesi bilaterale che corre parallelamente alla rinascita dell’architettura e della letteratura durante i primi anni del Nuovo Impero Egiziano (1565-1085). Questo periodo vede anche l'espulsione degli invasori Hyksos la restaurazione dei confini del Vecchio Impero e la sintesi dei concetti religiosi espressi nel breve periodo del monoteismo introdotto da Achenaton.



Nella nuova fase di tensioni energia-forma rotazionali l’Egitto estende al massimo i suoi confini, mentre in Inghilterra le più antiche strutture (costruite ca. nel 1500 A.C.) di Stonehenge, esprimono in modo significativo le tensioni verso lo spazio nella loro forma circolare aperta verso il cielo.
Qui è proprio il "cerchio magico" o "temone” nella sua relazione più intensa col sorgere e il calare del sole e della luna. Le recenti scoperte di Hawkins [11], che indicano la funzione di questo cerchio come "misuratore" e "osservatorio", mettono in evidenza l'avanzamento della conoscenza in quel periodo - una straordinaria intuizione della interrelazione tra il moto della luna e quello del sole. >
Hawkins ha documentato l'assoluta precisione dei calcoli, osservando un totale di 10 centrature di allineamento del sole, di 4 centrature di allineamento della luna e 24 del sole sopra la tacca della pietra, così come la relazione tra i 56 fori nel gesso con le eclissi della luna. Le aperture create tra le gigantesche pietre di questi osservatori, mostrano l'evoluzione della penetrazione dell'uomo nello spazio che lo circonda, nel periodo di 1000 anni: dalle lievi fessure che penetravano la parete nella Grande Piramide nella Camera del Re, come aperture per il sole e la luna, fino alle strette fenditure tra le immense colonne massicce di Stonehenge.
La dolorosa fatica dell'uomo nella sua nuova apertura verso l'universo è vivamente rappresentata dal tremendo sforzo di queste colonne primordiali rozzamente sbozzate e ancora molto vicine (a una distanza minore della loro altezza) e dagli immensi architravi di collegamento. Un preludio a Pesto dove «è il momento in cui le pareti si aprono e diventano colonne».[12]
L'effetto straordinario di vedere i'l tramonto del sole nel solstizio invernale e il sorgere del sole sopra la pietra a metà estate può essere stata una potente espressione del culto solare.
Questi cerchi di pesante pietra monolitica costruiti come templi del sole, esprimono la tensione rotazionale energia-forma nell'estendersi del possesso dell'universo da parte dell’uomo.
Una nuova fase elicoidale relazionata al tempo nel periodo in cui gli obelischi del Nuovo Impero Egiziano raggiungono la loro massima espressione monumentale e vennero scritti i "Libri della morte" si può anche individuare nella Pietra Monumentale Maneurock di Quiberon (Bretagna ca. 1500-1000) alta 65 pollici.
La verticalità è stata per lungo tempo connessa con le aspirazioni religiose, ma nelle forme più primitive si può leggere la connessione con i culti della fertilità, un legame tra la terra e il sole, una espressione delle tensioni fra i poteri della morte, l'oscuro reame dell’inconscio e concetti spirituali quali l'immortalità. Lo Ziggurat di Aquar Quf presso Bagdad (ca. 1500 A.C.) può considerarsi espressione delle tensioni energia-forma di una fase a spirale. Lo ziggurat, in contrasto con la forma a piramide, enfatizza l’andamento processuale, di solito lungo e complesso, che attraverso diverse piattaforme giunge su, fino a un tempio che contiene l'altare sospeso, sul quale ha luogo il matrimonio e l'ultimo sacrificio della sacerdotessa umana alla deità. La complessità della forma, la tortuosa processionalità, e il rituale matrimoniale indicano lo sforzo per una sintesi sul caos, sforzo che caratterizza le tensioni connesse di spazio e tempo nella fase a spirale.

- Il periodo della sintesi bilaterale, che segna l'inizio del quarto ciclo, può attribuirsi al sorgere della civiltà fenicia (1200-800 A.C.), con Tyro come centro probabile, e al periodo del regno ebraico di Davide e di Salomone. Il tempio di Salomone era chiaramente assiale e rettilineo nella forma e i motivi decorativi includevano i simboli archetipi della rinascita caratteristici del periodo bilaterale dalle tensioni sintetizzate, come nella porta di entrata all'oracolo.
«Le due porte erano anch'esse di legno di ulivo; ed egli intagliò su di esse cortei di cherubini, alberi di palma e fiori sbocciati, e le ricopri di oro » mentre, dentro all'oracolo « le ali dei cherubini si tendevano avanti così che l'ala dell'uno toccava una parete e l'ala dell’altro cherubino toccava l'altra parete; e le loro ali si toccavano l'un l'altra nel mezzo della casa»[13]. Un periodo apparentemente orientato dalle tensioni rotazionali di energia-forma pare essersi esplicato durante l'espansione commerciale dei Fenici con l'estensiva colonizzazione delle coste mediterranee, l'uso dell’alfabeto e la fondazione di Cartagine (841-700 A.C.).
Un successivo periodo di introversione, espressivo di tensioni elicoidali, è segnato dalla scrittura dei poemi epici di Omero, l'Iliade e l’Odissea, libri guida della religione greca, e dai conflitti e dalle guerre delle città-stato greche. «Le fortificazioni. particolarmente nelle città del continente e a Troia, sono ben studiate e impressionanti... La sesta città di Troia - senza alcun dubbio la città di Omero – aveva anche ampie torri di difesa di appoggio alle mura».[14]
Qui abbiamo una forma di verticalità, come gli obelischi, spazi chiusi per usi diversi da quelli tombali in una nuova espressione di tensioni elicoidale energia-forma. Il regno di Nabucodonosor, (6I2-5Q3 A.C.) è segnato dalla costruzione della Torre di Babele, famosa dalla Bibbia - una forma a spirale simbolica di un periodo di tensioni spazio-temporali. «Ed essi dissero, andate e lasciateci costruire una città e una torre, la cui cima possa toccare il cielo... Per questo fu chiamata Babele, perché il Signore confuse i loro linguaggi  su tutta la terra: e da allora il Signore li ha sparpagliati intorno per tutta la faccia della terra».[15] Da un nucleo originario di linguaggi e culture differenziate - le tensioni collettive dello spazio - la forma dello ziggurat esprime la tensione del tempo in una aspirazione unitaria all'immortalità nell'affusolata forma a spirale.
Un quadro che rappresenta l'immagine della torre di Babele secondo l'artista fu dipinta da Peter Breughel il vecchio in un più tardo periodo di tensioni spazio-temporale a spirale. >>

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[1] - S. Giedion, The Eternal Present: The Beginnings of Architecture, Vol. II Bollingen 1957, Pantheon, p. 505.
[2] - Matila Ghyka, cit., pp. 61-62.
[3] - I. E. S. Edwards, The Pyramids of Egypt, Pelican p. 126.
[4] - I. E. S. Edwards, cit., p. 291.
[5] - S. Giedion, cit., p. 340.
[6] - S. Giedion, cit., p. 334.
[7] - S. Giedion, cit., p. 22.
[8] - Lionel Casson & Editors, Ancient Egypt, Great Ages of Man, Time-Life, p. 182.
[9] - Talhot Hamlin. Architecture Through The Ages, G.P. Putnams' Sons, 1940, p. 83.
[10] - H.W. Janson, History of Art, Prentice-Hall & Harry N. Abrams, 1962, p. 71.
[11] - Vcdi Gerald Hawkins, Stonehenge Decoded.
[12] - Louis I. Kahn, Notebooks and Drawings of Louis I. Kahn, Falcon Press., pp. 22-23.
[13] - I. Kings 6 : 2, 32.
[14] - Talbot Hamlin, cit., p. 80.
[15] - Genesis 11 : 4, 9.