E’ il soggetto che si ritrova nell’oggetto della propria azione.
KARM ODIA STAFF. L’idea non è nuova, la teoria neanche, ma non è senza stile. E’ falso che ci si muova sempre nel pallone della citazione. KARM ODIA STAFF. Rende assolutamente chiaro questo processo, questo accrescimento, questa volontaria dichiarazione di ostilità. Rende assolutamente chiari questi esercizi verso la liberazione. La forza dello stile vale come passaporto e le tracce di questo lavoro sono Unico-Anonimo-Sentimento: Ostilità verso l’imitazione. Senza nessuna misura voyeuristica. E’ nella singolarità ( Karm ) che c’è la verifica dello stile (odia) della non appartenenza ( Staff ). Cfr. Un pittore (forse morto) con un (forse vivo) compiacimento coloristico e una O perfetta. Un gesto pittorico tutto politico, con il solo movimento del braccio. IO NON LAVORO MAI. Non ha nulla da perdere. Questo è tutto il suo repertorio, tutto il suo potere di seduzione. Non ha nessun legame. Ha mutato l’immobilità del soggetto in oggetto d’osservazione. (Eppur si muove!) Tutto è già accaduto. Tutto dovrà accadere. Non è mai nato.Non è mai morto: e già se ne parla. E GLI ALTRI? Dall’area del confronto, nella tragica ripetizione del succedersi delle TAG, alla mancanza di vie d’uscita. Eccoci nel regno esclusivo delle vedute di città viste e non capite. SALUTI DA ROMA. Assaggiando un po’ d’ammirazione da una rivista del benessere: l’ebbrezza della Capitale viene diffusa fino ai margini. Saluti ai treni dai ponti della tangenziale. RIVOLTA. Rivolta al prossimo un’espressione che fiuta una serie di atti individuali mutanti idee in avvenimenti, profezie in eventi, cause in effetti. Non significa essere originali, ma nemmeno occuparsi di frittate. ESCLUSO SALONE. …Tutte le fermate, escluso Salone … Sulla linea di confine i Gentili attaccano i bambini Rom con fattori di protezione adeguata. Non c’è memoria né storia. Non c’è tempo né spazio. Non c’è elenco di morti né di vivi. Non c’è fermata a Salone. Per gli specialisti in circolazione limitata l’immobilità è compiacimento. M-3-R-D Parola -che-è-trasgressione-della-forma Parola -che-è-liberazione-del-campo-d’-azione Parola -che-è-proliferazione-dell’-effimero Parola -che-è-superamento-del-soggetto Parola -che-è-rivelazione-del-caos Parola -che-è-estetizzazione-dello-scarto Parola -che-è-negazione-della-identità Parola -che-è-abiezione-della-attualità VIA D’USCITA. Solo questo farà di noi quello che non riusciamo ad essere. NESSUNO E’ AUTORIZZATO A STARE ALLA FINESTRA. Nessun punto di vista è definitivamente valido da nessun punto di vista.Bisogna farsi un’ottica: una migrazione interna con un occhio rasoterra. SOLO DISPREZZO. Esecuzione accurata. Calligrafia minuta. Sono visibili tracce di colore, quasi in secondo piano. Unico esemplare conosciuto in epoca moderna. Rispetto ad esemplari più antichi manifesta un sostanziale mutamento di stile e di concezione decorativa. Scandisce lo scarto cronologico di circa un trentennio fra questa e la generazione precedente. (LiBeRTa’) è FIGLIA UNICA. E' evidente il fondo di verità al quale si fa onore. MANENT. Carattere lapidario, rosso rubrica, determina inesorabilmente il gesto dello scrivere. Siamo alla scoperta di una corrispondenza tra gli aspetti complementari dell’azione e il suo retaggio. La cultura non serve a nulla se non genera padronanza della cose. All’inizio della lunga storia della pittura murale, ci si offre la più utile di tutte le arti: la Parola Scritta… Manent. |
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Roma (Italy), 2007
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NE' DIO NE' MAESTRI. Non si trovano nella forma dello scrivere sul muro nè campiture cromatiche, nè brevissime pennellate, né un fermento di colori, né macchie dense che si impastano, né vibrazioni puntiformi, nessuna pulsione da orgasmo pittorico.
Si trova invece, un’altavoce che incrina il silenzio delle Stanze. NON C’E’ TRIPPA PER GATTI. Catalogate ad occhio le componenti dei sistemi di organizzazione sociale, così da lontano da non permettere sistemazioni di carattere descrittivo dell’essere umano, del suo corpo e della sua anima. Distrutti tutti i sistemi naturali, resi semplicemente squilibrati per conservare le opinioni e le componenti dello status quo. Ricuciti gli indumenti all’azione, inesorabilmente il mondo immaginario è costretto ad un racconto doloroso, non dell’avvento di un mondo possibile, quanto dell’urgenza di un nuovo mondo necessario. Per una umanità più libera e per una cultura più autentica non facendo apparire l’immagine alternativamente concava e convessa come nelle finestre delle cattedrali gotiche. “Non c’è trippa per gatti” è l’avvertimento per tutti noi, non ci sono mediazioni NON C’E’ DESIDERIO SOLO NECESSITA’. L’itinerario è stato, non diciamo spezzato, ma diviso. Ciò che fa vivere gli uomini è il pensiero del futuro. Ma del futuro non possono avere immagini, possono averne solo un’idea. Il desiderio, che si nutre di immagini, rende il pensiero astratto del futuro raggelante. La necessità implica un esaurimento storico e una preventiva rappresentazione. La necessità rende l’utopia possibile. NE' LA PROVENIENZA NE' LA META CI IMPONGONO UN MODELLO D’OCCHIO. Quello dell’idealizzazione è un vecchio motivo. Deve sempre fare i conti con la realtà storica, con la realtà e la verità. Il primo ad accorgersene è proprio l’occhio. L’EFFIMERO E’ EFFERATO IL RIPETITIVO E’ TRAGICO. La frase è vera, forse rischiosa. L’Effimero/Occupante è la barbarie, il nemico per natura oltre che per ideologia. Il Ripetitivo/Tiranno caduto dall’alto nelle sue forme è sepolto dalla natura e dalla storia. DI ARRIVI E PARTENZE NESSUNO E’ TESTIMONE. Si riferisce a quei paesaggi di maniera e a certi personaggi che agiscono quasi in costume. Sulla scena del mondo uomini nuovi. Il regista rimane il creatore e l’attore principale di tutto il film. Lui è il soggetto e l’oggetto della storia. Nella registrazione di eventi. La verità, la realtà, restano fuori dall’inquadratura. |
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