Archivio (comunque indiziario) degli Uffici per la Immaginazione Preventiva | |||||||
documenti
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I M P R I N T I N G . Sperimentazione e Linguaggio . sul (dentro) il linguaggio . Una volta avvenuto l'imprinting solo l'oggetto che l'ha causato sarà in grado di stimolare la risposta . Insieme a C.M. Benveduti, T. Catalano e F. Falasca il gruppo che organizza e discute il lavoro si riunisce regolarmente a Roma. Chiunque è interessato può partecipare alle riunioni .
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FASCICOLI DI: Vincenzo Agnetti, Art & Language, Maurizio Benveduti, Gianni Blanco, Aldo Braibanti, Ian Burn, Alberto Caronna, Tullio Catalano, Giuseppe Chiari, Claudio Cintoli, Ettore Consolazione, Bruno Corà, Elvira de Luca, Pippo di Marca, Alberto Faietti, Franco Falasca, Paolo Ferri, Nino Giammarco, Alberto Grifi, Gruppo di Coordinamento, La Linea d'Ombra, Fabio Mauri, Cesare Milanese, Paolo Morawsky, Mario Moroni, Giulio Paolini, Mimmo Pesce, Mimma e Vettor Pisani, Mel Ramsdem, Carmelo Romeo, Harold Rosemberg, Terry Smith, Luciano Trina, Franco Valentini, Andrea Volo, Mariano Zela.
A cura del Gruppo di Coordinamento, nelle seconde parti di ognuno dei fascicoli sono riportati testi e documenti di: APEP, Luois Aragon, Antonin Artaud, Banca Nazionale dell'Agricoltura, Amadeo Bordiga, Elena Boucquei, Aldo Braibanti, Andre' Breton, Giordano Bruno, Massimo Cacciari, Alberto Cirese, Renzo del Carria, Eduardo del Rio (Ruis), Paul Eluard, Friederich Engels, FLS (Fronte di Liberazione Eritreo), FLM, Giulio Girardi, Antonio Gramsci, Clarissa Henry, Marc Hillel, Julia Kristeva, Nikolai Lenin, Leo Lockwood, Lucio Lombardo Radice, Emilio Lussu, Karl Marx, cfr.NDR, Mao Tse Tung, Pier Paolo Pasolini, Benjamin Peret, Wilhelm Reich, Paolo Spriano, Palmiro Togliatti, Pierre UniK |
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Il gruppo di coordinamento , ponendosi come strumento per avviare un confronto dialettico fra i modi di esprimersi e la realtà, propone di riferirsi a testi, ricerche ed analisi su particolari problemi storici. Essi, direttamente o indirettamente, si rapporteranno alla riflessione politico-culturale dell'intellettuale. Conoscere infatti la realtà attraverso il comportamento di un uomo potrebbe essere corollario indispensabile per la costruzione storica degli eventi cui egli stesso ha partecipato. Tuttavia la contraddittorietà propria dei suoi gesti e del suo modo di pensare e di sentire deve sospingere ad una comparazione più approfondita tra l'individualismo, una delle cause dell'anomia - visto non come emancipazione o sottrazione della pressione sociale ma come un tipo particolare di pressione sociale - , e la storia. Ritenendo infine che l'intellettuale non possa superare l'unilateralità che gli è propria rinunciando alla sua funzione, ma solo correggendosi di continuo attraverso la prassi, l'azione e l'attività organizzativa, il gruppo di coordinamento individua questa metodologia come prima fase per un confronto dialettico fra la realtà e la riflessione su di essa. Tale tipo di confronto farà sì che i due momenti, culturale e reale, non si elidano a vicenda, privilegiando l'uno all'altro o viceversa, ma rimandino a quelle sole spinte di emancipazione che non a caso, talvolta, sono anche collocate e ingabbiate in diverse dottrine.
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