TRE CRONACHE DELLA CORRELAZIONE

Alexander Kluge . 2015
arteideologia raccolta supplementi
made n.18 Dicembre 2019
LA RIPRESA DELLE OSTILITÀ
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Uistitì pigmeo (100 grammi) e gorilla: un'unica specie

Darwinius masillae, trovato nel 2009 nel pozzo di Messel. Animale relativamente piccolo. Di dimensioni ancora più ridotte i resti rinvenuti.
Un gorilla di montagna non riconobbe come appartenente alla sua specie una bambola realizzata seguendo la fisionomia del reperto.
Era timido con gli estranei.

Nati per improbabilità

I raggi del sole cadevano su una foglia di rabarbaro nei pressi di Oschersleben senza che il mondo o un osservatore ne prendesse nota. Miriadi di fotoni. Uno dei fotoni era nato nel sole 100.000 anni fa in modo improbabile. Improbabile perché, secondo le regole della fisica classica, lì non può aver luogo nessun processo di fusione che consenta di emettere un fotone del genere.
Il sole, la stella al centro del nostro sistema, non ha un nucleo abbastanza caldo per procurarsi autonomamente energia tramite la fusione nucleare. La nostra Stella madre è un sole freddo. Questa è la descrizione che ne dava l'astronoma statunitense venuta dalle Hawaii al gruppo di studiosi del CERN di Ginevra. Ai confini della probabilità, però, i quanti sfruttano l'effetto tunnel. Renitenti al divieto, eppure con selvaggia affidabilità. E’ su questa infrazione delle leggi "reali" della fisica, una forma di disubbidienza della materia (che, bene o male, rappresenta il 10 per cento dell'attività nel nucleo del sole), che si fondano la luce solare e la vita.
Quel fotone ha attraversato l'immenso corpo del sole per centinaia di migliaia di anni seguendo una traiettoria a zig-zag. Catturato spesso da particelle estranee e poi di nuovo espulso. I giganteschi vortici convettivi che spingono verso la superficie come un maremoto (ma sono rivoluzioni del plasma) hanno ritardato, più che accelerato, questo cammino.

" Ho spostato montagne, ho in bocca radici "

Heiner Müller, il bicchiere di whisky svuotato fino all'ultima goccia, il sigaro ormai ridotto in cenere, racconta che nei primi tempi della rivoluzione russa, la frazione dei BIOCOSMISTI deteneva la maggioranza senza che nel Comitato centrale la loro istanza fosse mai passata in votazione. Il loro presupposto era che giustizia e vitalità, i due elementi dell'utopia, non andassero rivendicati solo per i viventi (mossi da avarizia), ma che occorresse metterli in atto anche per tutti gli antenati che crearono le premesse della rivoluzione, quindi per i morti tanto quanto per i vivi. Quello che la religione promette il giorno del Giudizio, noi, giovani rivoluzionari, lo realizzeremo con prassi industriale in un futuro ben definito. E’ tutta questione di solidarietà.
Avanti con i laboratori !
E’ possibile riattivare la circolazione di un cervo ucciso dai cacciatori? E’ possibile che il proiettile "frantumato" nel corpo del cervo si ricomponga, si ricollochi all'interno della cartuccia e, ricostruendo a ritroso la propria traiettoria, torni nel fucile di chi ha sparato, e che nel frattempo il pensiero del cacciatore muti, cosa altrettanto importante, in modo tale che desista dalla sua volontà di distruzione e razzia e non spari subito un altro colpo?
Müller e io, ubriachi com'eravamo, concordavamo sul fatto che le misure preventive necessarie a ottenere un "miracolo" del genere avrebbe richiesto millenni di lavoro, ma che – molto più dei lavori del CERN - ne sarebbe valsa la pena, poiché in un attimo, una particella orfana di tempo e luogo e persino più leggera di un grammo, compenserebbe gli sforzi compiuti in vista di questa opportunità (cioè l'utopia di riavvolgere il nastro di un atto distruttivo).
E cantavamo:

Tre cacciatori andarono nel bosco,
volevano uccidere il cervo bianco...
Volevano uccidere il cervo bianco. E pensandoci si addormentarono. La rara creatura comparve di sorpresa, superò con un balzo i suoi cacciatori. Si mise in salvo nelle profondità della montagna. I cacciatori gabbati, come mostra l'illustrazione nel libro di canzoni per bambini Sang und Klang fürs Kinderherz, non si erano ancora svegliati del tutto. Forse era mancata loro la fede nel fatto che il cervo bianco sarebbe arrivato. I dormienti del Reich millenario, ha aggiunto Müller, non riescono a reagire nel momento in cui il cervo compie il suo balzo. Era una consolazione. >

Anche se la scena non sembrava utilizzabile per una trasposizione teatrale, era un esempio calzante dell'interruttore premuto della storia. Il cuore del cervo bianco, ben irrorato, ristorato dall'aria del bosco, si allontanava vivo e presente a se stesso nella campagna.
Ma quel cervo bianco cosa sarebbe stato nella Russia del dicembre 1991? Ha chiesto Müller che già prendeva appunti. I dormienti non dormono, il cervo non salta, non esistono animali albini nella tundra, i fucili non sparano.
Così, a quell'epoca, nessuna speranza, nessun miracolo è stato consumalo. Tra cent'anni le cose potranno andare diversamente.
La rivoluzione, immagazzinata come un morto nella cella frigorifera? Spero che sia stato fatto con cognizione di causa, ha risposto Müller. E’ già successo che un vecchio abbia fatto con
gelare un campione del suo seme non più immacolato.
Non si sa cosa potrà venirne in futuro da una provvista del genere.
Ci ha colto una indefinibile tenerezza (e mi rifiuto di attribuirla all'effetto della droga). Almeno una volta nella vita avremmo voluto ritrasformare un proiettile mortale nella cartuccia in attesa dentro il fucile del cacciatore. E il fucile in un aratro, ha insistito Müller che cercava già la rima. Che cosa intendi con aratro? ho chiesto. Il metallo deve tornare nella vena della montagna.

Esiste ancora oggi un piccolo istituto di alchimia marxista-biocosmica, ha ribattuto Müller, fondato nel dicembre 1918. Sopravvive nei pressi di Astana, in Kazakistan. E’ piuttosto ben collegato in rete con il mondo esterno, soprattutto con l’America Latina.
Si è sistemato in affitto in un palazzo costruito nel 1991.

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Da sinistra: Mimmo Rotella, Gastone Novelli, Giosetta Fioroni e Achille Perilli in Piazza del Popolo a Roma.